È conflitto aperto in Venezuela tra le due fazioni opposte che al momento riconoscono entrambi un proprio presidente. A seguito della contestata riconferma del presidente Nicolás Maduro con il 51% delle preferenze, l’opposizione afferma che Edmundo González ha ottenuto una vittoria schiacciante con il 73% dei voti. Intanto migliaia di persone sono scese nel centro di Caracas lunedì sera, alcune camminando per chilometri dalle baraccopoli sulle montagne che circondano la città, verso il palazzo presidenziale

Decine di persone sono state arrestate nelle ultime ore per aver partecipato ad azioni “criminali” e “terroristiche” in Venezuela, dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio, ha dichiarato il presidente Nicolas Maduro, che ha attribuito la responsabilità di questi eventi all’opposizione di maggioranza.

“Abbiamo assistito a una serie di eventi (…) attacchi violenti, che potrebbero essere definiti criminali, terroristici (…) diverse decine di queste persone sono state catturate in flagrante”, ha dichiarato Maduro, che ieri e’ stato proclamato presidente rieletto dal Consiglio nazionale elettorale (CNE). Il leader chavista, al potere dal 2013, ha indicato che l’80% delle persone catturate “ha precedenti penali” e che alcune di loro sono rientrate nel Paese con voli di deportazione dagli Stati Uniti, ma non ha fornito le loro identità o ulteriori dettagli. Inoltre, ha proseguito, quasi il 90% “ha due caratteristiche: e’ in avanzato stato di tossicodipendenza ed è armato”. “Chiedo la piu’ forte reazione di ripudio di questi atti criminali, compiuti da delinquenti dei comanditos”, ha detto Maduro, riferendosi a gruppi di cittadini legati alla Plataforma Unitaria Democra’tica (PUD), il principale blocco di opposizione, un settore che ha accusato di avere un piano per ‘destabilizzare nuovamente il Venezuela’.

Maduro, un ex autista di autobus e ministro degli Esteri, è entrato in carica alla morte del presidente Hugo Chávez nel 2013 e la sua rielezione nel 2018 è stata considerata truccata dagli Stati Uniti e altri Paesi. Molti elettori venezuelani si sono disperati alla notizia di un altro mandato di sei anni per Maduro, che ha presieduto a un collasso economico, all’emigrazione di circa un terzo della popolazione e a un netto peggioramento delle relazioni diplomatiche, coronato da sanzioni imposte da Stati Uniti, Unione Europea e altri che hanno paralizzato un’industria petrolifera già in difficoltà.

I governi di Washington e di tutto il mondo hanno chiesto una tabulazione completa dei voti, mentre i 12 Paesi membri dell’Organizzazione degli Stati Americani si riuniranno mercoledì per discutere delle elezioni. I conteggi in possesso dell’opposizione mostrano un totale di 2,75 milioni di voti per Maduro e 6,27 milioni per il suo rivale, l’ex diplomatico González, ha detto Machado. I numeri sono nettamente diversi dai 5,15 milioni di voti che l’autorità elettorale ha dichiarato per Maduro, contro i 4,45 milioni di González.