Gaza: negoziati per il cessate il fuoco in programma il 15 agosto con il supporto di Usa, Egitto e Qatar

Il 15 agosto potrebbe segnare un momento cruciale nei negoziati per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas, grazie all’iniziativa congiunta di USA, Egitto e Qatar. Questi tre paesi hanno fatto pressioni per accelerare il processo di pace, sottolineando che “non c’è più tempo da perdere e nessuna giustificazione per ulteriori ritardi” nella risoluzione del conflitto.

La dichiarazione congiunta di qatar, stati uniti ed egitto riflette la crescente preoccupazione globale per il prolungamento delle ostilità e le sue devastanti conseguenze umanitarie.

Prossimi passi a Gaza nei negoziati per il “cessate il fuoco”

Il governo israeliano, guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, ha accettato di partecipare ai negoziati. Tuttavia, si attende ancora una risposta ufficiale da parte di Hamas, che aggiunge un elemento di incertezza al processo negoziale.

Le discussioni sono previste per il 15 agosto, con doha e il cairo come possibili sedi. Fonti diplomatiche indicano che restano in sospeso solo “quattro o cinque aree di disaccordo”, suggerendo che siano stati fatti progressi significativi nei colloqui precedenti. Le principali questioni sul tavolo includono lo scambio di prigionieri palestinesi e ostaggi israeliani, un tema complesso che necessita di una negoziazione delicata. I mediatori affermano di avere una proposta pronta per affrontare le questioni rimaste in sospeso.

Le tensioni aumentano, la situazione umanitaria è da incubo

L’uccisione recente di un leader di Hamas a Teheran ha aggravato la situazione, rischiando di compromettere gli sforzi di pace. Nonostante ciò, i funzionari statunitensi rimangono ottimisti sulla possibilità che Hamas continui i negoziati sotto la guida di Yahya Sinwar, attualmente al comando politico del gruppo.

Nel frattempo, gli attacchi israeliani hanno colpito due scuole a gaza, causando la morte di almeno 15 palestinesi e il ferimento di altri 30. Le evacuazioni sono state ordinate per i residenti di diversi quartieri di Khan Younis. Molti civili sono rimasti intrappolati sotto le macerie delle scuole Abdel Fattah Hamoud e Al-Zahraa, che ospitavano famiglie palestinesi nel quartiere Tuffah di Gaza.

Il conflitto, iniziato il 7 ottobre dello scorso anno con un attacco di militanti di Hamas che ha provocato circa 1.200 morti in Israele, ha portato a una massiccia offensiva israeliana a gaza. Questo ha provocato un tragico bilancio di quasi 40.000 vittime palestinesi.

Maria Paola Pizzonia, Autore presso Metropolitan Magazine