Il capolavoro di Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila, torna in libreria per Gribaudo in una nuova edizione illustrata. Fra le novità il punto di vista dello psicologo Elpidio Cecere e le illustrazioni di Antonio Pronostico.

Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello torna in versione illustrata per Gribaudo

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La nuova edizione di Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello torna in una nuova versione illustrata edita dalla casa editrice Gribaudo. Fra le opere letterarie più famose dello scorso secolo, l’opera di Luigi Pirandello debutta nel 1925; oggi, a quasi cento anni dalla sua pubblicazione, ritorna in una versione in cui l’intersezione fra immagini e parole rende attuale uno dei classici più amati di tutti i tempi.

Inizialmente, il romanzo di Luigi Pirandello esce a puntate sulla rivista La Fiera Letteraria: fra le tematiche che, in seguito, saranno poi simbolo ed emblema di tutta la filosofia e la letteratura Pirandelliana, il testo indaga i concetti di identità e maschera, la percezione di sé, la relazione che si crea fra soggetto e contesto esterno. Nella sinossi – che si può leggere sul sito della casa editrice Gribaudo insieme a un estratto di Uno, nessuno e centomila – si legge:

”Uno, nessuno e centomila pone in risalto quei temi che, riletti alla luce della nascita e dell’ascesa dei social network, risuonano più attuali che mai. Identità e maschera, percezione di sé e poi un tema mai così contemporaneo: come ci vedono gli altri e quanto sono lontani dall’immagine che abbiamo di noi stessi? Uno dei più grandi classici del Novecento presentato in edizione integrale illustrata, arricchito da una lettura critica del giovane psicologo Elpidio Cecere e dalle illustrazioni di Antonio Pronostico. «Pirandello fa un lavoro enorme, gigantesco, che ben gli fa meritare il Premio Nobel, perché offre una soluzione all’isolamento dell’identità frammentata tra le varie maschere: c’è un ponte che possiamo gettare, ed è l’empatia.» Elpidio Cecere”

Una nuova edizione di un capolavoro che, a quasi cento anni, ha ancora qualcosa da dire e da insegnare.

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