Entrambi gli Obama hanno colto l’occasione per usare i loro discorsi alla convention per sostenere la candidatura di Kamala Harris alla Casa Bianca e per attaccare il suo avversario repubblicano, Donald Trump.
Parola di chi con il concetto di ‘hope’ è diventato il primo presidente nero degli Stati Uniti e di chi è diventata la più carismatica First Lady americana, ancora oggi fonte d’ispirazione per milioni di persone: Barack e Michelle Obama. La coppia d’oro dei democratici è tornata nella sua città, Chicago, ed ha infiammato la convention contrapponendo l’America di Harris – ottimista, diversificata, plurale, aperta, compassionevole – contro quella oscura, divisa e intrisa d’odio di Donald Trump. “Yes she can”, ha detto Barack dedicando ad Harris il suo iconico slogan, subito adottato dalla folla.
Michelle Obama ha parlato a sostegno di Harris, affermando che “c’è qualcosa di meravigliosamente magico nell’aria… il potere contagioso della speranza” e che era “più che pronta per questo momento”.
Ha contrapposto l’educazione di Harris a quella della “ricchezza generazionale” di Donald Trump, affermando che la storia di Harris è “la vostra storia… la storia della stragrande maggioranza degli americani che cercano di costruirsi una vita migliore”.
Obama ha anche criticato Trump per i suoi attacchi a lei e a suo marito, e una frase che ha ricevuto un enorme clamore di approvazione è stata la sua provocazione per la sua affermazione secondo cui i migranti stavano rubando i “lavori neri”, chiedendosi se si rendesse conto che il lavoro per cui si stava candidando era uno di questi.
Barack Obama ha dichiarato alla convention che “il testimone è stato passato” tra Biden e Harris, ma ha avvertito che i democratici dovranno affrontare una “combattimento serrato” per la presidenza.
Ha affermato che gli Stati Uniti sono pronti per una presidentessa come Harris, che lei è pronta a ricoprire questo incarico e che si impegnerà per unire il Paese.
Obama ha affermato che l’America non ha bisogno di altri quattro anni di Donald Trump, affermando: “Abbiamo già visto quel film e sappiamo tutti che il sequel è solitamente peggiore”.
Ha descritto l’ex presidente come un miliardario “che non ha smesso di lamentarsi dei suoi problemi” e quando la menzione di Trump ha spinto la folla a fischiare, ha detto: “Non fischiate. Votate”.