Le recenti e sospette esplosioni di walkie talkie in Libano, fanno pensare ad un attacco di Israele. Ti sei mai chiesto cos’è la guerra elettronica? Te lo spieghiamo qui.
Negli ultimi tempi, il Libano è stato scosso da un’ondata di esplosioni che ha coinvolto dispositivi di comunicazione utilizzati dai membri di Hezbollah, come cercapersone e walkie-talkie. Questi eventi hanno sollevato grande preoccupazione a livello regionale e internazionale, poiché le esplosioni sono state altamente coordinate e hanno causato numerose vittime e feriti. Il sospetto principale ricade su Israele, accusato di aver manomesso i dispositivi per danneggiare il gruppo sciita Hezbollah.
Esplosioni di walkie talkie in Libano, sospetto su Israele
Le esplosioni sono avvenute in due fasi principali. La prima ha colpito cercapersone in diverse aree del Libano, tra cui Beirut e il sud del Paese. Alcuni giorni dopo, si è verificata una seconda serie di esplosioni, questa volta su walkie-talkie. L’incidente più drammatico è avvenuto durante i funerali delle persone decedute nel primo attacco, quando nuovi dispositivi sono esplosi, aumentando il bilancio delle vittime. In totale, si stimano almeno 20 morti e oltre 450 feriti in questo doppio attacco.
Il New York Times e altre fonti di intelligence ritengono che Israele sia il principale responsabile, avendo infiltrato la catena di approvvigionamento dei dispositivi utilizzati da Hezbollah. Si parla di sofisticate manomissioni effettuate tramite aziende fantasma e intermediari, con l’obiettivo di far esplodere i dispositivi a distanza. Questo tipo di attacco ha messo in evidenza un nuovo fronte di battaglia tra Israele e Hezbollah, basato su una “guerra elettronica” sempre più avanzata e letale.
La guerra elettronica: uno sguardo approfondito
La “guerra elettronica” è una forma di conflitto che si svolge nell’ambito delle comunicazioni e dell’informazione, utilizzando tecnologie avanzate per attaccare, disturbare o sabotare i sistemi elettronici del nemico. Questa tipologia di guerra si concentra su tre principali attività: attacco elettronico, difesa elettronica e supporto all’intelligence elettronica. Nel caso degli attacchi ai cercapersone in Libano, l’obiettivo era il sabotaggio diretto di strumenti di comunicazione utilizzati per il coordinamento operativo di Hezbollah.
Gli attacchi elettronici possono avvenire in diverse forme, tra cui l’infiltrazione di virus nei sistemi, il jamming dei segnali, o come in questo caso, la modifica fisica di dispositivi in modo che esplodano. Questi attacchi sono altamente mirati e possono essere eseguiti a distanza, sfruttando vulnerabilità presenti nelle reti di distribuzione o nei dispositivi stessi.
Israele è noto per avere una delle infrastrutture di guerra elettronica più avanzate al mondo. Le sue capacità includono la capacità di infiltrare reti di telecomunicazioni, monitorare e interrompere comunicazioni nemiche e, come si è visto in questo caso, manipolare tecnologie per scopi distruttivi. Hezbollah, d’altro canto, ha investito pesantemente negli ultimi anni per migliorare le sue capacità difensive e offensive in questo campo, rendendo il conflitto elettronico tra i due una componente chiave delle loro operazioni militari.
Esplosioni di walkie talkie e le conseguenze in Libano, il proccupante confronto con Israele
Questi attacchi hanno inasprito ulteriormente le tensioni tra Israele e Hezbollah, già ai ferri corti da tempo. Nelle ore successive alle esplosioni, Israele ha condotto raid aerei contro posizioni militari di Hezbollah nel sud del Libano, mentre il gruppo sciita ha risposto con attacchi contro obiettivi nel nord di Israele, nella regione dell’Alta Galilea. Questo nuovo livello di conflitto rischia di destabilizzare ulteriormente il Libano, già in ginocchio per la crisi economica e politica, oltre a minacciare la sicurezza dell’intera regione.
Gli attacchi elettronici contro Hezbollah segnano un’escalation preoccupante nel confronto tra Israele e il gruppo sciita. La capacità di infiltrare e sabotare dispositivi tecnologici così cruciali mostra quanto la guerra elettronica sia ormai diventata una parte integrale dei moderni conflitti. La reazione internazionale è fondamentale per prevenire un ulteriore deterioramento della situazione e, potenzialmente, una nuova guerra su larga scala in Medio Oriente.
Maria Paola Pizzonia, autore presso Metropolitan Magazine