Musica

Achille Lauro a Sanremo 2020 sinonimo di stile e glam

Achille Lauro: paillettes e lustrini

Achille Lauro. Il suo nome è senza dubbio sinonimo di stile, glam e moda, e tutti fremono per vedere quale sarà il suo look in questa 70esima edizione del Festival. Il cantante intanto si sta preparando con maschere viso ed un nuovo taglio di capelli da sfoggiare, virando per un look ancora più biondo. La sua seconda volta all’Ariston, dopo il grandioso successo di “Rolls Royce”, quest’anno con un brano dance anni ’80,’90, dal titolo “Me ne frego”, senza dubbio provocatorio.

“Me ne frego”: il brano di Sanremo di Achille Lauro

«Anche questa canzone dal titolo provocatorio “Me ne frego” , come “Rolls Royce” l’anno scorso, è nata da uno stato d’animo. Se sarà un pezzo di rottura, lo deciderà il pubblico. Io spero che piaccia: per me conta solo il palcoscenico perché tutta la mia vita è teatro». Afferma Achille Lauro, mentre sceglie lustrini e paiellettes. Sulla musica è convinto: “Faccio ciò che voglio, salto tra generi musicali, dall’elettronica alla salsa, dalla trap al rock”. Anche se questa sua nuova canzone dai critici è stata definita molto pop tralasciando il trapper che tutti conosciamo. Il suo brano a causa del titolo è stata addirittura definita fascista, ricevendo polemiche sui social. Stessa cosa capitò per Rolls Roys l’anno scorso quando il brano venne interpretato come un inno alla droga, ma chiaramente non era così.

Achille Lauro nella sua versione da trapper Photo Credit @Viagginews.com

In coppia con Annalisa

Il 6 Febbraio porterà in coppia con Annalisa Gli Uomini non Cambiano nella Serata dedicata alla storia di Sanremo. In un’intervista a Rollingstone rispetto al rischio connesso alla scelta del brano risponde: «Dipende da com’è interpretato e da come ce lo si la sente addosso. Mi piace il racconto di una donna e del suo rapporto con gli uomini. Ci sono varie fasi in cui parla della famiglia e della relazione sentimentale. È una delle più belle canzoni della musica italiana, mi emoziona sempre. L’ho scelta perché volevo portare una cosa abbastanza personale».

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