Continua il nostro viaggio nel mondo della letteratura femminile di LetteralMente Donna. Nella scorsa puntata abbiamo attraversato la Manica e siamo andati in Inghilterra per parlarvi di Virginia Woolf. Adesso abbiamo deciso di riprendere l’aereo e tornare in Italia per parlavi di una delle più importanti poetesse della nostra letteratura: Ada Negri.
Ada Negri, dalla scuola elementare alla letteratura
Dopo un infanzia povera, Ada Negri diventa maestra elementare. Proprio durante il suo insegnamento fiorisce il suo talento letterario e poetico pubblicando prima i suoi scritti sul giornale lombardo “Fanfulla da Lodi” poi nella sua prima raccolta di poesie “Fatalità”. Si tratta di un periodo in cui con i contatti a Milano nel partito Socialista, Ada Negri affronta nelle sue opere la questione sociale. Argomento superato poi da un stile più intimista e autobiografico.Sono gli anni di un veloce e fallimentare matrimonio e della maternità della poetessa che concepisce due figlie. Bianca che le ispirò molte poesie e Vittoria morta dopo un mese di vita. Testimonianza di questo periodo sono le due bellissime raccolte di poesie “Maternità” e “Dal Profondo“.
La guerra e il regime fascista
Dopo il periodo prevalentemente patriottico della prima guerra mondiale Ada Negri si avvicina alle posizione mussoliniane. Sarà molto importante la sua opera per il regime fascista, tanto da farla diventare la prima e unica donna ammessa all’Accademia d’Italia. La Negri inoltre nel 1926 e nel 1927 viene candidata per due volta al premio Nobel per la Letteratura. Passerà gli ultimi anni di vita in oblio dedicandosi ad una poesia intimista e religiosa.
Le opere e Pasqua di Resurrezione
Tante sono le poesie scritte da Ada Negri e contenute in molte famose raccolta come “Esilio” e “Orazioni“. Non si posso poi trascurare nemmeno suoi importanti opere di prosa come “Le solitarie” e “Stella mattutina”. Noi in particolare, siccome siamo proprio in quel periodo, vogliamo soffermarci su una sua poesia pubblicata postuma: “Pasqua di Resurrezione”. Si tratta di versi lieti e felici che celebrano la rinascita della natura a e dell’uomo con la Resurrezione di Cristo a Pasqua in primavera. E’un invito gioioso alla vita e all’amore in ogni condizione sociale perchè “Cristo è risorto e germinan le vite nove e ritorna con l’April l’amore!”.