È venuto a mancare Mick Rock, fotografo ufficiale dì David Bowie. Arriva il comunicato direttamente dai profili social del defunto artista. “Un poeta della fotografia” è stato definito nella didascalia del post Instagram. Una carriera iniziata negli anni ‘70 ma continuata fiorentemente anche negli anni successivi.

Omaggio alla carriera di Mick Rock, venuto a mancare nei giorni scorsi

Mick Rock era nato a Londra nel 1948. Negli anni ‘70 diventa famoso in tutto il mondo per essere il fotografo ufficiale di David Bowie. Il fotografo londinese collaborò con il celebre cantante durante tutto il periodo di Ziggy Stardust e si dedicó anche alla copertina dell’album “Pin Ups” del 1973. Rock si occupò inoltre della direzione dei video di “Life on Mars?”, “Space Odyssey?”, “Jean Genie” ed infine “I’m Only Dancing“.

Le sue collaborazioni non si limitarono unicamente a quelle con Bowie. Rock fu anche collaboratore di personaggi come Lou Reed, i T. Rex, Debbie Harry e Iggy Pop. Al suo lavoro si devono inoltre numerose copertine degli album più famosi degli anni ‘70 tra cui “Transformer” e “Coney Island Baby” di Lou Reed e “Queen II” dei Queen, che a sua volta ispirò la straordinaria grafica di “Bohemian Rhapsody“. 

Si dedicò anche alla fotografia per alcuni musical: sono sule le fotografie di scena di “The Rocky Horror Picture Show” e “Hedwig and the Angry Inch”. Anche nei decenni successivi il suo nome non fu indifferente al mondo della musica: ha infatti collaborato fino agli ultimi anni con Miley Cyrus, Snoop Dogg, Daft Punk e molti altri ancora. Un artista tanto del passato quanto del presente che non ha mai messo da parte la propria passione.

Si è inoltre dedicato al mondo editoriale pubblicando alcuni libri che raccogliessero le proprie opere. Tra questi questi “The Rise of David Bowie: 1972-1973” edito nel 2015.

Il saluto di chi lo amava

A far notizia della sua morte le persone a lui vicine attraverso un post sui social media de defunto artista. Ecco uno stralcio del messaggio pubblicato nella notte del 18 novembre:

“Era un poeta della fotografia, una vera forza della natura che trascorreva le sue giornate facendo esattamente ciò che amava, sempre nel suo modo deliziosamente oltraggioso”.


Cristina Caputo

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