L’Unione Europea continua la sua crociata contro le microplastiche e questa volta ha deciso di rifarsela coi glitter nel makeup. Dal 17 ottobre è entrata in vigore la restrizione sulle microplastiche della Commissione Europea, che essenzialmente vieta la vendita di microplastiche nei prodotti di consumo, compresi quelli usati nei cosmetici e nei detergenti. L’obiettivo è trovare alternative più ecologiche alle microplastiche per ridurre l’inquinamento degli oceani. La restrizione è una componente del Green Deal dell’UE, che mira a fare dell’Europa il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050.

Addio ai glitter nel makeup: ecco perché l’Unione Europea potrebbe bandirli

Facciamo un po’ di questo non significa che tutti i glitter siano vietati. Stiamo parlando dei brillantini di plastica sciolti, come quelli che si acquistano per il crafting o si usano sul viso. “Solo alcuni tipi e usi di glitter sono interessati, a seconda di come sono fatti, per cosa sono usati e se sono sciolti, all’interno di una jar o attaccati a un oggetto”, ha dichiarato l’UE in una domanda e risposta sul divieto.

Il divieto ha inizialmente scatenato il panico tra i fan beauty e gli influencer, che secondo quanto riferito hanno fatto impennare le vendite di glitter in Germania prima del divieto. Tuttavia, è ancora possibile acquistare i glitter, solo che ci sono più regole in vigore. Per esempio, i glitter realizzati con materiali biodegradabili, naturali o solubili in acqua sono ammessi, così come quelli realizzati con materiali “inorganici” come metallo e vetro. (Oh, anche i glitter delle palle di neve vanno bene, perché sono racchiusi nel vetro). Anche le perline e le paillettes destinate a essere cucite sono ancora legali.

In base a quanto riportato da Allure e a uno studio pubblicato sul Journal of Hazardous Materials, potrebbero non esistere glitter “biodegradabili” o “rispettosi dell’ambiente”. Anche quando i brillantini sono fatti di cellulosa vegetale o sintetica, “devono essere avvolti in altri materiali che li rendono brillanti e li tengono insieme, e quasi sempre si tratta di alluminio e di una pellicola di polimeri plastici”, ha dichiarato ad Allure nel 2021 Lisa Erdle, responsabile della ricerca e dell’innovazione di 5 Gyres, un’organizzazione no-profit che si occupa di ridurre l’inquinamento da plastica.

Cerchiamo di fare chiarezza, il problema sono le microplastiche

Come riportato da Glamour, l’UE non sta obbligando i rivenditori a buttare via le loro scorte di glitter. I prodotti già presenti sul mercato possono continuare a essere venduti fino a quando le scorte non saranno esaurite. I glitter possono essere venduti per “cosmetici per il trucco, le labbra e le unghie” fino al 16 ottobre 2035, ma “per continuare a essere venduti, i prodotti per il trucco, le labbra e le unghie devono riportare un’etichetta che indichi che contengono microplastiche”.

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