La notizia che in questi giorni ha catalizzato l’attenzione di tutti gli appassionati di MotoGP è stata quella dell’addio di Davide Brivio dalla guida del box campione del mondo della Suzuki. Un fulmine a ciel sereno per il tutto il paddock del motomondiale, ma adesso la vera domanda è: chi potrà ereditare la pesante posizione che ha ricoperto il manager italiano all’interno di Suzuki in tutti questi anni?
I possibili sostituti dopo l’addio di Davide Brivio
Tanti i nomi che stanno circolando in queste ore, ma in nessun caso ci sono conferme o smentite. D’altronde la scelta di Davide di virare verso i lidi della F1 ha colpito anche i vertici di Hamamatsu, soprattutto il project leader Shinichi Sahara che si è espresso con queste parole:
“E’ stata una notizia scioccante per noi, mi sento come se qualcuno si fosse preso una parte di me, perché ho sempre discusso con lui su come sviluppare la squadra e le moto. Nel 2020 abbiamo ottenuto risultati fantastici nonostante la situazione dovuta alla Covid-19. E il 2021 sarà ancora più importante per mantenere questo slancio. Ora stiamo cercando di trovare il modo migliore per coprire la perdita di Davide. Per fortuna nella maggior parte dei casi ho avuto un modo di pensare molto simile al suo, quindi non è così difficile mantenere la direzione che dovremmo prendere come Team Suzuki Ecstar. Vorremmo augurargli buona fortuna per il futuro”
Si vocifera che per il ruolo sia stato preso in considerazione Davide Tardozzi, attuale team manager della Ducati ufficiale. Purtroppo l’italiano ha già un contratto con la casa di Borgo Panigale fino al 2022. Si sarebbe sondata anche qualche figura internamente al team Suzuki. Stiamo parlando del capotecnico di Alex Rins, Manuel Cazeaux. Ripetiamo che per ora sono solo suggestioni.
Le pazze idee Livio Suppo e Pablo Nieto
Un’altra grande suggestione è il nome di Livio Suppo. In questo caso si tratta più di una “mezza candidatura” da parte del manager italiano che tanto ha vinto in Ducati con Casey Stoner e che poi si è ripetuto tra le fila del box Repsol Honda con Marc Marquez, prima di lasciare le redini del team ad Alberto Puig a fine 2017.
“Se Suzuki mi chiama, ascolterò. Dovrei pensarci. La MotoGP è stata la mia vita per molti anni e a volte mi manca. Ripeto, vediamo se Suzuki mi chiamerà. In quel caso li ascolterò e vedrò!“.
Altro personaggio da tenere in considerazione è Pablo Nieto. Lo spagnolo, alla guida dello Sky Racing Team VR46 da molti anni, ha svolto egregiamente il suo lavoro tra Moto3 e Moto2. Nel mentre ha conquistato anche un titolo con Bagnaia nel 2018. Ora che il progetto Moto3 è stato abbandonato, il manager dovrebbe concentrarsi sulla coppia Vietti-Bezzecchi in Moto2 e Luca Marini in MotoGP. Il figlio di Angel Nieto non nega di essere in lista per sostituire Brivio, ma un suo approdo in Suzuki è tutt’altro che semplice. A meno che non ci sia qualche collegamento a quel famoso team satellite Suzuki in MotoGP appoggiato alla struttura di Valentino Rossi a partire dal 2022. Non c’è dubbio, comunque, che per Suzuki questi saranno giorni di intensi colloqui.
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