Marie-Sophie Germain, conosciuta dal mondo scientifico dell’Ottocento come Antoine-August Le Blanc, a causa delle discriminazioni femminili vigenti all’epoca, è stata una matematica francese. Il suo lavoro nei campi della teoria dei numeri e dell’elasticità, ha fornito un notevole contributo alla Matematica ed un’icona al movimento femminista.
Ultimo teorema di Fermat: il lavoro in incognito di Marie – Sophie Germain
In un periodo in cui lo studio non era convenzione per donne, una giovane tredicenne Marie-Sophie Germain, decise di opporsi a questo divieto, dopo esser rimasta colpita dalla morte del genio greco Archimede, ucciso durante un ragionamento matematico.
Tutto inizia nel 1795 a Parigi, con l’apertura della Ecole Polytechnique, un’Università destinata all’insegnamento e alla ricerca per ingegneri e scienziati uomini.
Dopo anni di studio privato, Marie – Sophie decise di iscriversi all’Ecole, sotto il nome di Antoine-August Le Blanc, un ragazzo che aveva abbandonato gli studi. Sophie iniziò dunque a frequentare i corsi sotto il falso nome, avviando una corrispondenza con il professore Joseph-Louis Lagrange. Il docente rimase sorpreso dall’improvviso salto di qualità dei lavori di Antoine-August Le Blanc, studente che non aveva mai mostrato brillanti doti matematiche, per cui decise di incontrarlo. L’insistenza del professore nell’incontrare il ragazzo fu tale che Marie-Sophie fu costretta a rivelare la sua identità.
Contrariamente a quanto temeva Sophie, Lagrange si complimentò con la ragazza, incitandola a continuare gli studi e la ricerca con lui. Sotto la guida di Lagrange, Sophie dedicò i suoi studi alla Matematica pura, in particolare, alla Teoria dei numeri ed all’ultimo teorema di Fermat. Durante le ricerche, Sophie scopre la Congettura di Fermat, individuando un particolare tipo di numero primo, oggi conosciuti come “primi di Sophie Germain”.
Marie-Sophie Germain: «un talento straordinario e un genio superiore»
Marie-Sophie Germain sentiva però il bisogno di confrontarsi con un esperto. Decise quindi di scrivere alla massima autorità in materia, Carl Friedrich Gauss. La ragazza, timorosa, scrisse al maestro senza rivelargli il suo vero nome e firmando ancora una volta sotto lo pseudonimo di LeBlanc. Tra Germain e Gauss si apre una corrispondenza, in quanto, il maestro apprezzava le idee dello studente/studentessa.
L’identità della ragazza, venne però alla luce nel 1806, quando Sophie aiutò Gauss a salvarsi dall’’invasione di Napoleone della Prussia, grazie alla raccomandazione di un generale francese amico della famiglia. Di fronte al volto di una giovane fanciulla, Gauss sorpreso, decide di scrivere un elogio al suo coraggio e alla sua persona:
Il gusto per la scienza astratta in generale, e soprattutto per i misteri dei numeri, è molto raro: ciò non è strano, perché il fascino di questa sublime scienza si rivela in tutta la sua bellezza solo a coloro che hanno l’ardire di affrontarla. Ma quando una donna, che, per i nostri costumi e pregiudizi, deve incontrare difficoltà infinitamente superiori a quelle degli uomini per giungere a familiarizzarsi con questi spinosi problemi, riesce nondimeno a sormontare tali ostacoli e a penetrare fino alle regioni più nascoste della scienza, allora senza dubbio ella ha il più nobile ingegno, un talento straordinario e un genio superiore.
Carl Friedrich Gauss – Lettera a Marie Sophie Germain
Tuttavia, nel 1808, la vittoria di una cattedra di Astronomia all’Università di Gottinga, porta Gauss ad abbandonare le ricerche ed interrompere la corrispondenza.
Il mancato rispetto sulla teoria delle vibrazioni delle superfici elastiche
Dopo la fine della corrispondenza con il maestro, Sophie decise di dedicarsi ad un altro tema: la teoria delle vibrazioni delle superfici elastiche.
Su questa teoria era stato bandito un concorso dall’Accademia delle Scienze. Si chiedeva la formulazione di una teoria matematica che spiegasse le figure generate dagli esperimenti con lastre vibranti ricoperte di sabbia finissima del fisico Ernst Chladni.
Un tema che prevedeva una nuova teoria basata sull’intersezione della matematica e della fisica, e per cui Sophie, era l’unica candidata a partecipare al concorso. Tuttavia, pur essendo l’unica concorrente, Marie-Sophie Germain non vince il premio fino al terzo tentativo, ed anche in quel caso, Sophie non viene trattata con il rispetto meritato. La giuria, infatti, oltre a mostrare poco apprezzamento, ha evitato di interagire con lei alla pari; comportamento che avrebbero attuato se al suo posto ci fosse stato un uomo.
Marie-Sophie decide quindi di non raitare il premio e di pubblicare i risultati ottenuti a sue spese. Il giusto riconoscimento della Germain arriverà solo in seguito, quando l’equazione differenziale che descrive la soluzione del problema, verrà citata come l’equazione di Germain-Lagrange. La scoperta di Marie -Sophie su “Memoria sulle vibrazioni delle piastre elastiche” costituisce ad oggi uno dei contributi più importanti alla Matematica: un lavoro che ha costruito le basi per lo studio della moderna teoria dell’elasticità.
Non solo, ma come già affermato da Gauss nella sua lettera, ciò che è apprezzabile Marie-Sophie è il coraggio di essersi cimentata tanto nelle profondità complesse della scienza, tanto nelle dinamiche complesse dell’essere una studiosa dell’Ottocento.
Martina Capitani
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Ph: Marie Sophie Germain – Photo Credits elcohetealaluna.com