Aifa concede il via libera al vaccino AstraZeneca

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Di Redazione Metropolitan

Via libera al vaccino AstraZeneca. L’Aifa ha approvato il vaccino di AstraZeneca, che potrà essere utilizzato anche in Italia. L’agenzia del farmaco ha inoltre dato il via libera per la somministrazione del vaccino a tutte le fasce di età, seguendo la stessa strada di Ema, l’agenzia europea dei medicinali.

Tra le raccomandazioni poste in allegato all’autorizzazione, viene indicato come preferibile utilizzare il vaccino negli under 55 o comunque maggiorenni, perché sulle persone nelle fasce di età più anziane ci sono meno dati certi. AstraZeneca, infatti, nei suoi studi clinici ha valutato un numero minore di anziani. Al ministero e alle Regioni spetterà ora inserire nella campagna vaccinale il nuovo vaccino seguendo le indicazioni dettate dall’agenzia. I vaccini Pfizer e Moderna hanno dati complessivamente più validi, con efficacia vaccinale superiore al 90%. AstraZeneca secondo Ema arriva al 59,5%, comunque un dato buono rispetto ad altri vaccini come quello per l’influenza. In riferimento al suo possibile utilizzo il vaccino AstraZeneca risulta subalterno agli altri due disponibili, ovvero Pfizer e Moderna, per la somministrazione alle persone più a rischio per età e patologia. Se, invece, ci si trovasse ad avere a disposizione soltanto il vaccino AstraZeneca, questo sarebbe consigliabile somministrarlo ai soggetti fragili. 

Via libera al vaccino AstraZeneca. Dosi a disposizione

A febbraio il vaccino di AstraZeneca dovrebbe arrivare in Italia per un numero di dosi superiori al milione. Altre consegne saranno effettuate a marzo e aprile per un totale di oltre 3 milioni di dosi. Le Regioni sicuramente non le useranno per gli anziani, viste le raccomandazioni Aifa. Molti ci contavano perché si tratta di un medicinale che ha regole per la conservazione assai meno rigide rispetto a Pfiter e quindi più facilmente gestibile nei vari centri vaccinali sparsi sul nostro territorio. Il vaccino di AstraZeneca arriverà in fiale da 10 dosi, che dovranno essere poi separate con le siringhe. Per quanto concerne il richiamo, secondo Ema deve avvenire tra le 4 e le 12 settimane dopo la somministrazione della prima dose. Aifa, invece, non si è ancora espressa su questo punto e lo farà, probabilmente, nei prossimi giorni.

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Stefano Vori