Alain-Philippe Malagnac d’Argens de Villèle è l’ex marito morto di Amanda Lear. Un amore importante quello tra la trasformista artista e il produttore musicale che sono stati legati per più di 20 anni. Alain-Philippe è stato l’unico uomo che è riuscito a portare sull’altare l’icona degli anni ’80: un matrimonio celebrato il 13 marzo 1979 a Las Vegas. Una cerimonia originale come del resto è sempre stata Amanda che, passano gli anni, ma resta una delle icone senza tempo dello spettacolo internazionale. 22 anni d’amore per la coppia che nel 2000 ha dovuto dirsi addio. Il motivo? L’improvvisa morte del produttore musicale scomparso il 17 dicembre del 2000 a causa di un incendio scoppiato in una villa nei pressi di Arles, il dipartimento Bocche del Rodano dove viveva. L’uomo è stato rinvenuto oramai cadavere nella villa, che si trova al centro di Saint-Etienne-du-Gres.
Amanda Lear ha ricordato l’ex marito con parole di grande affetto: “spesso mi chiedo se parlo di lui come grande amore per via della sua morte improvvisa. Se non fosse morto, magari, oggi avremmo divorziato. Al mio analista ho chiesto per anni quando sarei riuscita a voltare pagina. Lui mi rispondeva sempre: ‘Mai’. I lutti si metabolizzano col tempo. Vanno vissuti. La rabbia si trasforma in disperazione per diventare, dopo un bel po’, accettazione”.
Dopo la morte dell’ex Alain-Philippe Malagnac d’Argens de Villèle, Amanda Lear ha avuto tantissimi amori: da Salvador Dalì a David Bowie fino alla lunga relazione con il modello Manuel Casella. Nonostante abbia vissuto così tanti filtri ed amori, la cantante ed attrice non si è mai risposata. Non è dato sapere il motivo, ma forse nessun uomo è stato capace di amarla come ha fatto il primo ed unico marito Alain-Philippe Malagnac d’Argens de Villèle.
Una cosa è certa: Amanda all’età di 82 anni, è serena e felice. Parlando proprio della morte ha confessato: ” la morte? Non mi spaventa. Spero sia solo rapida e indolore”.
Amanda Lear, ebbe il famoso amore spirituale per Salvador Dalì, subito dopo ci fu Anthony Hornez, David Bowie e Morgan Paul Lear
La showgirl si è resa celebre negli anni per aver intrattenuto relazioni con uomini noti sia nel mondo culturale che nel mondo dello spettacolo, tra questi il più famoso è Salvador Dalì, il pittore e scultore spagnolo più famoso nell’era del Surrealismo. I due ebbero una relazione e si frequentarono per 16 anni, ma il loro fu un amore molto “spirituale” e platonico, questo è quello che dichiarò la showgirl durante le interviste, infatti intrattenne rapporti anche con Dalì e sua moglie Gala. Il loro era un “amore allo stato puro” dove non c’era bisogno del sesso o della fedeltà, questa relazione nacque come una semplice amicizia, la quale incluse anche la moglie Gala
Mentre in passato la showgirl si fidanzò con David Bowie, subito dopo sposò Morgan Paul Lear tramite una cerimonia in chiesa a Chelsea, dopo la separazione da quest’ultimo, decise di sposarsi con il nobile francese Alain Philippe Malagnac D’Argens de Villèle, il nobile morì nel 200 a 51 anni, purtroppo l’uomo morì a causa dell’incendio scoppiato nella villa dove vivevano in Provenza.
Chi è Alain-Philippe Malagnac?
L’incendio, scoppiato verso le sei del mattino per cause imprecisate, costrinse i vigili del fuoco a lavorare ben 2 ore. Fiamme altissime, che pare abbiano rovinato anche i tanti quadri della signora Amanda Lear. Alain-Philippe Malagnac d’Argens de Villèle, l’uomo che ha amato Amanda Lear più di ogni altro, era figlio dello scrittore Roger Peyrefitte; lui aveva lavorato come manager della cantante francese Sylvie Vartan. Quando avvenne il terribile incidente, Amanda Lear si trovava a Milano. Inutile dire che la showgirl corse subito in Francia, con il desiderio di vedere per l’ultima volta l’amato marito.
Ancora più emozionante della stessa storia d’amore in sé, ad affascinare della relazione tra Amanda Lear e lo scomparso Alain-Philippe Malagnac d’Argens è non solo il modo con cui si sono conosciuti ma pure la decisione di sposarsi poco dopo. Nato in Francia nel 1949 e poi successivamente adottato dallo scrittore Roger Peyrefitte, Alain-Philippe crebbe all’interno di un ambiente aristocratico e dedito alla cultura e all’arte (tanto da diventare lui stesso un noto collezionista di opere): la svolta della sua vita arrivò quando recitò a 12 anni un piccolo ruolo nel film “Les Amitiés particulières”, basato proprio su un romanzo di Peyrefitte, e che portò i due ad iniziare una lunga relazione professionale che portò lo scrittore ad adottarlo. Nel 1978 Alain incontrò a Parigi Amanda Lear e solo un anno dopo i due decisero di fare un viaggio negli Stati Uniti dove decisero di sposarsi. Come detto, la loro relazione è durata fino a quel fatidico 2000 quando, il 16 dicembre, il marito morì soffocato dal fumo generatosi dall’incendio della sua tenuta di campagna che aveva da poco comprato nei pressi di Saint-Etienne-du-Grès: inoltre è curioso notare che il figlio adottivo di Pereyfitte sopravvisse solamente sei settimane allo scrittore che scomparve lo stesso anno.
A proposito delle circostanze della morte a soli 51 anni di Alain-Philippe Malagnac (ritrovato cadavere all’interno di quella grande villa di campagna assieme a un ragazzo di 20 anni) Amanda Lear ricorda come si trovasse quei giorni a Milano e di essere rientrata immediatamente in Francia: come raccontano le cronache dell’epoca, il cadavere dell’uomo fu recuperato solamente dopo alcune ore quando l’incendio era domato. La stessa 79enne attrice e artista ha spiegato in più di un’occasione che, nonostante non abbia mai voluto avere figli e di non averne sentito mai il bisogno, a renderla completa è stato proprio l’amore del figlio adottivo di Pereyfitte: “Lui è stato l’unico uomo che mi abbia mai fatto sentire amata” ha confessato di recente, pur ammettendo di aver tradito spesso nella sua vita e di averlo fatto anche con uomini molto più giovani di lei. Forse solamente un’altra persona ha avuto per lei un sentimento simile a quello del suo Alain-Philippe quel lui è stato il già citato Salvador Dalì: “Di me adorava l’osso del bacino, e forse mi ha amata tantissimo proprio perché lui era… già sposato oltre che impotente” ha detto una volta la Lear.