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Alan Wake Remastered – Il bizzarro festeggiamento di Sam Lake

Alan Wake Remastered è ormai alle porte. Il ritorno sugli schermi del nostro scrittore pistolero preferito è fissato per martedì 5 ottobre. Questa volta il titolo verrà rilasciato anche su PlayStation 4 e PlayStation 5 a differenza dell’originale che è disponibile solo su Xbox e PC. Il grande ritorno del cult videoludico ha spinto il director di Remedy, Sam Lake (Alan Wake, Quantum Break, Control) ad un bizzarro festeggiamento. L’autore finlandese si è infatti fatto riprendere mentre faceva il bagno nelle acque gelide di un lago in Scandinavia. Questo insolito video promozionale pubblicato su TikTok e Twitter contiene due riferimenti al gioco: il thermos di caffè (oggetto collezionabile presente nel titolo) e il lago stesso al cui Sam Lake dà ironicamente il nome di Cauldron Lake (nome del lago presente nell’ambientazione del gioco).

LA SFORTUNA DI UN CULT

Avviene molto spesso che titoli eccelsi vengano ingiustamente accolti con indifferenza, o addirittura disprezzo, dal pubblico e dalla critica. Per Alan Wake è andata proprio così. Il gioco venne sviluppato dalla Remedy ed era inizialmente destinato a rimanere un’esclusiva per Xbox 360. Correva l’anno 2010 e la console war tra i “conservatori” che parteggiavano per PlayStation e i “progressisti” dalla parte di Xbox era più accesa che mai. Il perno al quale ruotava, e tuttora ruota, questo insulso conflitto sui social erano le esclusive. Ancora oggi i “sonari” vantano titoli caratterizzati da storie e personaggi fantastici. I “boxari“, invece, si fanno beffe della concorrenza chiamando in causa FPS e simulatori di guida. Alan Wake venne sviluppato da Remedy in tale contesto e ruppe temporaneamente lo status quo di quel “dibattito“. Si trattava infatti di un gioco fortemente incentrato sulla trama; cosa abbastanza insolita per un’esclusiva Microsoft di quel periodo.

Avvenne però che il titolo non venne apprezzato da quella parte di “boxari”, amanti delle grandi storie, perchè ritenuto non all’altezza delle esclusive PlayStation dello stesso genere. Dall’altro lato della trincea, invece, il gioco trovò in parte le medesime opinioni e in parte venne denigrato per il semplice fatto che non poteva essere giocato senza la giusta console. Insomma a bloccare il successo del titolo non furono tanto i suoi pregi o i suoi difetti ma più che altro la sua esclusività.

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Matteo Cucchi

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