Siamo sul finire degli anni ’80, la musica dance sta attraversando il suo periodo d’oro ed in Canada una certa Alanis Morissette pubblica il suo primo album che diventa doppio platino trascinato dal singolo Too Hot , aggiudicandosi tra l’altro premi importanti come quello di miglior artista emergente. Questo album ha un seguito, Now Is The Time, ma non raggiunse i risultati del precedente.

Arrivano gli anni ’90, quelli che sono dominati dal filone del grunge, quello di Seattle dei Nirvana e dei Soundgarden; in quel periodo l’artista canadese incontra l’uomo chiave della sua carriera ovvero il produttore Glen Ballard con il quale si mette subito all’opera creando uno degli album più importanti degli anni ’90 Jagged Little Pill, (per la Maverick di Madonna nel 1995 ) che contiene non canzoni ma perle come You Oughtta Know, Ironic, You Learn, Hands In My Pocket.

Jagged Little Pill di Alanis Morissette, uno degli album simbolo degli anni Novanta

Un album che è stato il capostipite di un genere al quale hanno confluito una miriade di artisti negli anni successivi, ispirati dalla rabbia dei testi e dalla sua potenza vocale.Un successo mondiale (30 milioni di copie vendute), quattro Grammy portati a casa (Best female rock vocal performance, album of the year, best rock song, best rock album) ed un tour durato un anno e mezzo al termine del quale Alanis si prende una pausa e parte per l‘India.

Questo viaggio rappresenta un altro tassello importante nella carriera dell’artista canadese, che nel 1998 pubblica il suo quarto album Supposed Former Infatuation Junkie. Il primo singolo è Thank You, che rappresenta un manifesto della sua esperienza indiana, un elenco di ringraziamenti dal terrore al fragilità, raccontate attraverso un video nel quale Alanis gira senza veli per le vie della città, che all’epoca destò clamore e censure. Quel 1998 è anche l’anno del suo MTV Unplugged, dal quale fu estratto un album live.

Alanis Morissette è Dio in Dogma

Ci sono quattro anni di silenzio, nei quali l’artista apre una parentesi di attrice tra cinema interpretando Dio in Dogma ed un piccolo cameo in Sex And The City ed altre serie. Nel 2002 viene dato alla luce il suo quinto album, Under Rug Swept, il primo senza Glen Ballard ed autoprodotto, anticipato dal singolo Hands Clean. Raggiunge la vetta in dodici paesi ma non bissa il successo di Jagged Little Pill. Un album importante che è anche il primo ad essere scritto unicamente da Alanis nel quale figurano 21 Things That I Want In A Lover, la prima traccia nella quale pone delle ipotetiche domande all’uomo che dovrebbe stare al suo fianco ed è chiuso da Utopia, un’intensa ballad amata dai fan.

Nello stesso anno pubblica anche il DVDCD live  Feast On Scraps, contenente immagini del  Toward Our Union Mended Tour 2002 e curiosi backstage. Procede nel frattempo la stesura di nuovi brani, presentati in anteprima durante il tour come Excuses e So-Called Chaos che due anni dopo, nel 2004 finiranno nel nuovo album (So-Called Chaos), dela quale fu apripista Everything. Un video particolare quello del nuovo singolo che inizia con Pau Dones de gli Jarabe De Palo che taglia i capelli ad Alanis.

The Collection il primo greatest hits

Un bouquet quello offerto da questa pubblicazione, che non eguaglia i precedenti, nel quale spiccano 8 Easy Steps e This Grudge, insieme alla già citata Everything. Intanto sono già passati dieci anni da Jagged Little Pill, del quale arriva una speciale versione acustica , seguito qualche mese dopo da The Collection, la prima raccolta, nella quale troviamo anche una cover di Crazy di Seal. E nello stesso periodo è anche autrice della colonna sonora de Le Cronache Di Narnia, che riceve una nomination ai Grammy.

Finisce la sua storia con Ryan Reynolds, che confluisce in Flavors Of Entanglement (2008): un album sperimentale dove Alanis dà spazio al rock e si avvicina all’elettronica. Underneath è il primo singolo, seguito dalla ballad Not As We. Un album dove la Morrissette ritrova un sound importante che ha contraddistinto la sua produzione in pezzi come Version Of Violence o Citizen Of The Planet. Esiste anche una versione deluxe dell’album con bonus tracks che non avrebbero sfigurato nell’edizione base come 20/20 e Madness.

Havoc And Bright Lights di Alanis Morissette

Una nuova storia è alle porte, quella con il rapper Mc Souleye: la coppia convola a nozze nel 2010 e dopo pochi mesi nasce Ever Imre, il loro primo figlio. E’ un periodo felice per Alanis neomamma quindi, che si mette alle spalle il suo periodo grigio, e dopo quattro anni pubblica Havoc And Bright Lights. Questo lavoro di Alanis rispecchia una luce nuova del momento particolarmente felice e sereno per la cantante canadese naturalizzata statunitense, lanciato dal primo singolo Guardian caratterizzato dai testi leggeri incentrati sulla maternità, nel quale si fanno notare a parte il nuovo singolo, la dirompenza di Numb (che ricorda le atmosfere di Flavors) e Celebrity.

La Morrissette ha riassaporato la gioia della maternità nel 2016, con la nascita della figlia Onyx Solace e due anni dopo il suo fortunatissimo Jagged Little Pills, è diventato un musical andato in scena per la prima volta all’American Repertory Theater in Cambridge, Massachusetts. Al lavoro per questo nuovo progetto la regista Diane Paulus (vincitrice de Tony Award) lo sceneggiatore Diablo Cody e Tom Kitt, che ha già collaborato con i Green Day per la piece teatrale di American Idiot. Nel 2019 il musical arriva anche a Broadway.

Il 2 dicembre del 2019 arriva Reasons I Drink singolo che segna il ritorno di Alanis dopo sette anni d’assenza dalle scene e che anticipa l’album Such Pretty Forks In The Road, nono in studio, in uscita il 31 luglio 2020.

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