Aleix Espargarò, inaspettatamente, si trova a giocarsi il titolo mondiale della MotoGP in queste battute finale di una stagione davvero illeggibile a livello di pronostici. Certo, l’Aprilia sembra essere meno performante di Ducati (Francesco Bagnaia) e Yamaha (Fabio Quartararo), ma il corridore spagnolo ha dimostrato che, seppur non salendo sul gradino più alto del podio, per lottare al vertice, soprattutto in un campionato così equilibrato, basta la costanza dei risultati. In questo, l’iberico, si è dimostrato essere il migliore della classe regina. Per vincere, però, non basterà più svolgere il “compitino”: il numero dodici di Noale dovrà prendersi qualche rischio spingendo un po’ di più.
Le dichiarazioni di Aleix Espargarò
Ecco le parole durante la conferenza stampa del corridore spagnolo di Aprilia che si avvicina alla corsa nipponica con la consapevolezza di poter dire la propria in questo finale di MotoGP:
“È stato bello tornare sul podio ad Aragon, sono stato molto contento. Nei test di Misano siamo riusciti a migliorare. Non giriamo a Motegi da tanto tempo, ma è un tracciato che mi piace. Sul bagnato le condizioni potrebbero non essere ottimali, tra l’altro non abbiamo le Libere 1 il venerdì mattina, quindi sarà un weekend diverso. Non credo che la mia maggiore esperienza conterà molto qui, nel 2019 Quartararo fece una grande gara ed era giovanissimo. Lui era primo in campionato, sembrava sicuro del primo posto, ma poi è caduto e tutto è cambiato. Ci sono tante variabili in MotoGP, compreso il meteo. Bastianini ha una grandissima velocità di punta, lo ha dimostrato, quindi tutto può succedere. Potenzialmente può ancora gareggiare per il titolo, ma i suoi punti da recuperare non sono pochi. Sono staccato di 17 punti su Quartararo, se voglio recuperare devo rischiare qualcosa in più, dipenderà dalle singole gare. Sul tavolo ci sono 125 punti a disposizione, la strada è ancora lunga“.
(Photo credits: MotoGP)
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