Se pensiamo ad Alfred Hitchcock, ciò che immediatamente balza alla mente è il cinema. Gran parte dei suoi film, però, sono stati tratti da libri scelti dal regista e adattati alle tipiche atmosfere hitchcockiane.
Per quale motivo quasi tutte le pellicole di Hitchcock sono basate sui libri? Il regista è stato un grande appassionato del genere horror e dei racconti thriller; pertanto, le sue letture hanno portato ad alcuni dei migliori adattamenti mai girati nella storia del cinema. In occasione dei quarantadue anni dalla sua scomparsa, è giusto ricordare cinque celebri film del regista.
Alfred Hitchcock film: “I 39 Scalini” (1935)
Film adattato al più famoso romanzo di spionaggio di John Buchan “I trentanove scalini”. È stato proprio da questo autore che Hitchcock ha imparato a raccontare una storia attraverso le immagini. Il libro ha avuto all’epoca un grande successo, con circa un milione di copie vendute. Tuttavia, l’atmosfera di tensione e i colpi di scena presenti nel film sono totalmente assenti nel romanzo. È per questo motivo che oggi in molti associano il titolo del libro prima al film, poi al cartaceo.
“Il sospetto” (1941)
Basato sul romanzo di Anthony Berkeley, il film vince un Oscar per la migliore attrice protagonista. Il libro è stato pubblicato nel 1932 sotto lo pseudonimo di Francis Iles e tre anni dopo sono stati venduti i diritti alla RKO. Già dal 1935 la casa di produzione ha provato a portare il romanzo sugli schermi, sceneggiato da Emlyn Williams. Nel 1940, però, il progetto viene affidato a Hitchcock.
“La finestra sul cortile” (1954)
Una delle pellicole più celebri del regista si sviluppa da un racconto di Cornell Woolrich. La trama originale del romanzo non ha una storia d’amore all’interno e neanche i personaggi che il protagonista spia dalla sua finestra. Pertanto, Hitchcock decide di incentrare il film sul rapporto di coppia e sul matrimonio, materializzando le incertezze del protagonista attraverso la visione degli appartamenti che gli si trovano di fronte.
“Psyco” (1960)
Tratta dall’omonimo romanzo del 1959 di Robert Bloch, la pellicola è il maggior successo commerciale del regista. Ha generato tre sequel, uno spin-off, una serie tv e un documentario per la famosa scena della doccia. Numerosi riferimenti al film sono presenti anche in alcuni cartoni animati e fumetti.
“Marnie” (1964)
Con il racconto di Winston Graham Hitchcock ritorna al thriller psicologico. Il regista ha, inoltre, manifestato la volontà di possedere i diritti del romanzo, ma il suo tentativo fallisce. Non appena l’offerta viene raddoppiata, lo scrittore accetta, non solo per la cifra, ma anche per l’onore di avere una delle sue storie firmate da Hitchcock.
Flavia Carrogu
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