Alla scoperta del THC, la sostanza discussa e osteggiata

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Di Alessia Spensierato

Una delle sostanze più discusse, fin dai primi dibattiti sulla legalizzazione della marijuana, è stata il THC. L’acronimo, che indica il tetraidrocannabinolo, in particolar modo il Delta 9, è uno dei principi attivi contenuti nella cannabis.

Magari da tempo ti stai chiedendo cos’è il Thc? E qui potrai ricevere le risposte che ricerchi da molto.

Solo la cannabis contiene THC?

Una delle prime domande che ti potrai porre riguarda il tipo di piante che contengono THC.

Il TCH sicuramente deriva dalla pianta della canapa, e in modo specifico dalle infiorescenze. Queste vengono essiccate e trattate, e dalla resina collosa che ne deriva si crea ciò che il consumatore può effettivamente utilizzare.

Le piante di canapa si distinguono anche sulla base del contenuto di THC: si ha, infatti, la variante sativa, la indica e la ruderalis. Tuttavia, non è solo la cannabis a contenere i cannabinoidi, in quanto anche altre piante li producono.

Un esempio è costituito dalla famosa echinacea, una pianta medicinale utilizzata soprattutto per i suoi effetti positivi sul sistema immunitario.

Anche se non produce cannabinoidi diretti, l’echinacea contiene quelli che si chiamano cannabimimetici che interagiscono, quindi, con il nostro organismo in modo del tutto simile al THC e al CBD, sostanze contenute all’interno della cannabis.

Pensa che anche il cioccolato, cioè il classico albero del cacao, produce sostanze che hanno effetti simili al THC. In particolare, si tratta del N-linoleoyletanolammide e dell’N-oleoyletanolammide. Queste due sostanze vanno a disattivare gli enzimi FAAH, azione che, a sua volta, provoca un aumento di livelli di anandamide nel corpo, quello che viene definito il “THC dell’organismo”. Ecco che, quindi, gli effetti positivi dello stesso cioccolato sono simili a quelli della cannabis.

Quindi, non è solamente la canapa a contenere questi tipi di sostanze, ma è quella che spesso per concentrazione ne contiene di più.

I diversi tipi di erba

Il THC contenuto nei diversi tipi di erba non è tutto uguale, e ti abbiamo già detto come esistano diverse tipologie di cannabis. Qui possiamo vedere quale sia la percentuale di THC contenuta nelle tre varietà principali di cannabis:

  • Sativa: ha un contenuto basso o medio di THC, che va dall’1 al 5%
  • Indica: contiene livelli di THC molto più alti, che possono superare il 25%
  • Ruderalis: è la canapa russa, che viene utilizzata per altri scopi in quanto non arriva neppure ai livelli minimi di THC della Sativa

Inoltre, bisognerà sottolineare come le inflorescenze siano la parte che viene utilizzata per la produzione di marijuana, ma quali? Le inflorescenze della pianta maschio non contengono THC, mentre quelle della pianta femmina sì.

Per potersi definire legale, la cannabis, almeno in Italia, dovrà avere bassi livelli di THC, così da non produrre gli effetti psicoattivi tipici della marijuana. Invece, si potranno avere livelli più alti di CBD, che potranno raggiungere anche il 14%.

Grazie a questa guida, quindi, hai capito come se ti affiderai a rivenditori di cannabis legale non dovrai temere nulla, e otterrai un prodotto sempre controllato e non contro la legge.