Dieci giorni, un’auto e un sogno nordico: l’Islanda si svela lungo la Ring Road, l’anello di 1.300 km che abbraccia l’intera isola tra vulcani, ghiacciai, cascate, geyser e spiagge nere. L’autunno è il momento perfetto per partire: le strade sono ancora percorribili prima che il ghiaccio le renda inaccessibili, e le notti iniziano a tingersi di verde con le prime danze dell’aurora boreale. Un viaggio tra i paesaggi più spettacolari del pianeta e la sua natura incontaminata. Ecco un itinerario di 10 giorni pensato per chi vuole vivere l’essenza dell’isola in autonomia.
Ecco l’itinerario completo: 10 giorni in Islanda lungo la Ring Road

Giorno 1 – Arrivo a Reykjavík
Il viaggio inizia con l’arrivo all’aeroporto internazionale di Keflavík. Dopo il ritiro dell’auto a noleggio, ci si dirige verso Reykjavík, la capitale islandese, per godersi una prima passeggiata tra le sue strade colorate. La città offre scorci affascinanti, come la cattedrale Hallgrímskirkja e il lungomare con la scultura del Sun Voyager, perfetti per iniziare a respirare l’atmosfera nordica.
Giorno 2 – Circolo d’Oro e costa sud
La giornata inizia presto con l’esplorazione del Circolo d’Oro, uno dei circuiti più famosi dell’Islanda. Si parte dal Parco Nazionale di Thingvellir, sito UNESCO dove si può camminare tra le placche tettoniche americana ed europea. Si prosegue verso la valle di Haukadalur, dove il geyser Strokkur erutta regolarmente ogni pochi minuti, regalando uno spettacolo naturale impressionante. A poca distanza si trova Gullfoss, la “cascata d’oro”, che si tuffa in un canyon profondo con una potenza travolgente. Nel pomeriggio si raggiungono le cascate Seljalandsfoss, famosa per il sentiero che permette di camminare dietro il getto d’acqua, e Skógafoss, una delle più maestose del paese, spesso incorniciata da arcobaleni. La giornata si conclude al promontorio di Dyrhólaey, con vista sull’oceano e sulla spiaggia nera di Reynisfjara, celebre per i suoi faraglioni e le colonne di basalto.
Giorno 3 – Ghiacciai e lagune
Il terzo giorno è dedicato al ghiaccio. Al mattino si parte per un’escursione sul ghiacciaio Vatnajökull, il più grande d’Europa, accompagnati da guide esperte. Il paesaggio è surreale, fatto di crepacci, formazioni glaciali e silenzi profondi. Nel pomeriggio si visita la laguna glaciale di Jökulsárlón, dove iceberg galleggiano maestosi, e la vicina Diamond Beach, una spiaggia nera punteggiata da blocchi di ghiaccio scintillanti. Una crociera con un mezzo anfibio tra gli iceberg permette di ammirare da vicino queste meraviglie naturali.
Giorno 4 – Fiordi dell’Est e paesaggi vulcanici
La giornata inizia nel pittoresco villaggio di Seyðisfjörður, noto per la sua strada colorata e la chiesa azzurra. Si prosegue verso lo Stuðlagil Canyon, un impressionante canyon basaltico raggiungibile con una camminata panoramica. Dopo la visita alla potente cascata Dettifoss, si esplora l’area geotermica del lago Mývatn. Qui si trova Hverir, un’area geotermica caratterizzata da fumarole, solfatare e pozze di fango bollente che ribollano tra vapori sulfurei e colori intensi del terreno, offrendo uno scenario quasi alieno. Poco distante si può raggiungere il cratere Hverfell, la cui sommità è accessibile con una breve salita a piedi.
Giorno 5 – Cascate e tradizioni
Il quinto giorno si apre con la visita alla cascata Goðafoss, detta “cascata degli dei”, legata alla conversione dell’Islanda al cristianesimo. Si prosegue verso Akureyri, la seconda città del paese, dove si può passeggiare tra giardini botanici e visitare la Christmas House, un negozio natalizio aperto tutto l’anno. In città, non è raro imbattersi in piccole casette degli elfi, spesso nascoste tra le rocce o nei parchi: secondo la tradizione islandese, gli “huldufólk” — il popolo nascosto — vive in armonia con la natura e molti islandesi credono fermamente nella loro esistenza. Nel pomeriggio si raggiunge Glaumbaer, un museo a cielo aperto con le tradizionali case di torba, che raccontano la vita rurale islandese.
Giorno 6 – Natura e villaggi
Si esplora la penisola di Vatnsnes, iniziando dal faraglione Hvítserkur, che ricorda un elefante, e proseguendo verso Illugastadir, punto di osservazione per foche e cavalli islandesi. Una visita alla fabbrica di lana KIDKA permette di scoprire l’artigianato locale e acquistare un tipico maglione di lana a prezzi vantaggiosi. Nel pomeriggio si raggiunge la penisola di Snæfellsnes, con il villaggio di pescatori Stykkishólmur e la celebre Kirkjufellsfoss, ai piedi del monte Kirkjufell, uno dei più fotografati d’Islanda.
Giorno 7 – Trekking e ritorno a Reykjavík
La giornata inizia con un trekking panoramico tra Arnarstapi e Hellnar, lungo un sentiero costiero che attraversa scogliere e archi di lava. Si visita poi Búðakirkja, la suggestiva chiesetta nera immersa nel paesaggio vulcanico. Nel pomeriggio si rientra a Reykjavík per una cena tipica: zuppa di pesce per i palati tradizionali, oppure Hákarl per i più audaci, il piatto nazionale islandese a base di squalo fermentato e stagionato per 4-5 mesi.
Giorno 8 – Cultura e relax in città
Giornata dedicata alla scoperta di Reykjavík, tra architettura, cultura e angoli pittoreschi. Si parte con una colazione al Café Babalu, dove chai latte e carrot cake sono un piccolo rito, per poi visitare la futuristica Harpa Concert Hall e il curioso Museo Fallologico. Una passeggiata lungo la coloratissima Rainbow Street porta al lago Tjörnin, nel cuore della città. Nel pomeriggio ci si perde tra i negozietti e i locali della “città vecchia”, intorno a Laugavegur, vivace anche di sera.
Giorno 9 – Tra spa e vulcani
Al mattino ci si rilassa alla Blue Lagoon, una spa geotermica tra le più famose al mondo, immersa in un paesaggio surreale fatto di campi di lava nera, vapori che si alzano dalle acque e distese di muschio grigio. Nel pomeriggio si parte per un’escursione al vulcano Fagradalsfjall, tra colate laviche e scenari lunari: il percorso offre diverse opzioni di sentiero, variabili per difficoltà e durata.
Giorno 10 – Rientro
Ultimi momenti nella terra dei ghiacci e dei fuochi prima del volo di rientro. Il viaggio in Islanda lungo la Ring Road termina, ma le emozioni e i paesaggi vissuti resteranno impressi per sempre.
Chiara Grigolato





