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Allarme in Giappone per una nuova variante del Covid 19

E’ allarme in Giappone per una nuova variante che risulta piuttosto resistente ai vaccini. La mutazione del virus –  E484K – è stata scoperta nell’ospedale universitario di Tokyo, dove la maggior parte dei pazienti ricoverati per Covid-19 in marzo era stato contagiato dalla variante, detta comunemente Eek. Si tratta di 10 pazienti su 14, pari al 70%. La notizia è stata diffusa dall’emittente pubblica giapponese, Nhk e riportata dall’agenzia Reuters. 

A meno di 4 mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, le autorità sanitarie giapponesi mettono in guardia contro un possibile nuovo aumento dei contagi, che definiscono “quarta ondata”, dovuto soprattutto alle varianti. La preoccupazione deriva soprattutto dal maggior grado di contagiosità di tali forme del virus, e della loro resistenza ai vaccini, che peraltro in Giappone non sono ancora decollati.

In particolare, la cosiddetta “variante inglese” ha preso piede nella regione di Osaka, provocando l’annullamento delle tappe locali della “staffetta” della fiamma olimpica. Il Giappone, circa 126 milioni di abitanti, ha finora registrato 486.592 casi di Covid e 4.785 decessi. I vaccini somministrati finora, secondo i conteggi di Bloomberg, sono 1,1 milioni, pari allo 0,4% di copertura.

Se i dati relativi alla nuova variante E484K segnalata in Giappone “saranno confermati, e se dunque sarà confermata anche la resistenza di questa mutazione del virus ai vaccini attualmente disponibili, credo sarebbe da valutare l’opportunità di un blocco dei voli, se tale variante fosse, come sembra, già arrivata in Europa”. Ad affermarlo è Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e professore associato di Malattie Infettive all’Università di Roma Tor Vergata. La nuova mutazione del coronavirus in Giappone è stata segnalata in un ospedale a Tokyo, e sarebbe capace di ridurre l’efficacia dei vaccini. Ad anticiparlo il canale pubblico Nhk, segnalando come la variante, denominata E484K, sia stata rilevata in 10 dei 14 pazienti esaminati in un ospedale della capitale nel mese di marzo.

Secondo Andreoni quella contro le varianti del virus “è ormai una corsa contro il tempo: infatti, più il virus circola più tende a mutare e dare luogo a nuove varianti. L’unica strategia è dunque quella di bloccare il prima possibile la circolazione del virus e per far questo la vera arma di cui disponiamo è la vaccinazione. Dunque, è fondamentale in questo momento velocizzare il più possibile la campagna di vaccinazione”

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