Alphonse de Lamartine, pioniere del romanticismo

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Di Redazione Metropolitan

Ritratto di Alphonse de Lamartine  photo credit: agri71.fr
Ritratto di Alphonse de Lamartine photo credit: agri71.fr

Alphonse Marie Louis de Prat de Lamartine fu un politico, storico, poeta e scrittore. Riconosciuto come primo poeta del romanticismo francese grazie alla raccolta Méditations poétiques. I suoi viaggi e le relazioni strette in Italia ne condizionarono la sua formazione e produzione artistica. Nacque il 21 ottobre 1790 a Mâcon, nella Borgogna francese. Già da ragazzino interessato alle discipline letterarie ben presto approfondì gli studi dei maggiori poeti.

Interprete dei sentimenti più profondi approcciò la scrittura componendo melodrammi una “Medée” e un “Saûl“. Quasi all’istante però capì di non esser portato per il genere drammatico e inquadrò così la sua vera natura. Ispirato infatti da Rousseau, Madame de Staël e Chateaubriand ne seguì le orme. Da qui cominciò la sua carriera di poeta romantico. Durante la sua permanenza a Napoli nel 1808 ospite presso alcuni cugini conobbe Antonella Jacomino di cui si innamorò. Di lei parlerà nel suo romanzo edito nel 1852 intitolato “Graziella”.

Edizione di "Graziella" photo credit: abebooks.it
Edizione di “Graziella” photo credit: abebooks.it

Alphonse de Lamartine e il romanticismo

Durante un viaggio nella Savoia francese, Alphonse de Lamartine conobbe Julie Charles moglie di un noto medico, con la quale strinse una relazione. Il fervente amore tra i due durò circa un anno e trovò la fine con la morte di lei, malata di tubercolosi. Lei fu ispiratrice della famosa poesia “Le lac“, inserita nella raccolta delle “Méditations poétiques“.

Le Meditazioni poetiche, pubblicate nel marzo del 1820, sono costituite da 24 poesie, scritte dal 1816 al 1819 e ispirate all’amore per Julie. Tra le più famose ci sono: “Le lac” e “L’immortalité“, “L’isolement“, “Le soir“, “Le désespoir” e “Souvenir“. Le altre, pubblicate nel 1830 sono d’ispirazione religiosa, come : “La Providence à l’Homme” e “La prière“, di altro stampo “Le vallon“. Queste ebbero subito un grande successo di critica e di vendita, raggiungendo le 45.000 copie in quattro anni.

Pagina de " Méditations poétiques"  photo credit:Gallica.bnf.fr
Pagina de ” Méditations poétiques” photo credit:Gallica.bnf.fr

La poesia e la politica

E cosi Alphonse de Lamartine divenne autore e al tempo stesso testimone della nascita di un nuovo un periodo della storia letteraria. Le “Méditations poétiques” affermano senza esitare la nuova dimensione della poesia come confidenza personale ed espansione dell’animo. Nel frattempo Alphonse de Lamartine sposatosi con la protestante Mary-Ann Birch ebbe da lei due figli. Il primogenito Alphonse morì a soli due anni, e Julia, nome dato in ricordo del suo grande amore. Anche la secondogenita però morì prematuramente all’età di 10 anni.  

Dopo questi dolorosi eventi Alphonse de Lamartine afflitto da forti dubbi religiosi si contraddistinse per l’impegno politico e civile. Dopo i moti del 1830, le sue posizioni liberali si avvicinarono infatti al cattolicesimo sociale. Aderì alla Rivoluzione del 1848 e, dopo l’abdicazione di Luigi Filippo, Duca d’Orléans. Sempre nello stesso anno fu Ministro degli Esteri del governo provvisorio della II Repubblica. Con l’avvento di Napoleone III, messo politicamente in disparte, Alphonse de Lamartine dedicò tutte le sue energie all’attività letteraria. Di questo periodo sono le opere caratterizzate da elementi autobiografici. Trovandosi in grande difficoltà economica, iniziò a scrivere anche opere storiografiche rivolte al grande pubblico, come “Cours familier de littérature” (Corso familiare di letteratura). Morì a Parigi nel 1869, quando la sua fama era ormai sbiadita.

di Loretta Meloni

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