Al largo del Peloponneso sono ancora in corso le ricerche del naufragio avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. Centinaia di migranti si trovavano a bordo di un peschereccio che è naufragato nelle acque greche. Secondo i sopravvissuti c’erano almeno 100 bambini nella stiva. Sono poche le speranze per i centinaia di dispersi.

Naufragio in Grecia: i superstiti “durante il naufragio i bambini dormivano”

Naufragio in Grecia- Photo Credits tio.ch
Naufragio in Grecia- Photo Credits tio.ch

Christina Nikolaidou, responsabile della comunicazione dell’Oim Grecia, ha dichiarato “Non si sa quante donne e bambini si trovassero nella stiva e nelle parti basse della nave, tuttavia, secondo le testimonianze, al momento dell’incidente molte donne e bambini stavano dormendo”. Gli interpreti dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni sono riusciti a parlare con la maggior parte dei superstiti ricoverati nell’ospedale di Kalamata. “Le persone sono sotto shock, ma insistono sul fatto che a bordo dell’imbarcazione c’erano 700-750 persone“, continua Nikolaidou.

La ricostruzione della vicenda

Le autorità greche ed altri esperti di migrazioni nel Mediterraneo, hanno fornito delle ricostruzioni. Sembrerebbe che il barcone era partito dalla Libia ed era diretto verso l’Italia quando nella notte si è rotto il sistema di propulsione. Le persone a bordo hanno iniziato a spostarsi sul ponte, la nave eccessivamente carica ha perso stabilità e si è infine ribaltata, affondando in poco meno di un quarto d’ora. Non ci sono ancora molti dettagli sul naufragio. Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere, aveva avvistato il barcone nella mattina di martedì e aveva informato le autorità competenti. Altri avvistamenti erano stati effettuati in seguito dalla Guardia costiera greca, che sostiene che alcune ore prima del naufragio le persone migranti a bordo avessero rifiutato aiuto, dicendo di voler proseguire verso l’Italia.

Più di 700 persone a bordo

Oltre alle persone recuperate, le autorità stimano che a bordo potessero esserci almeno altre 100 persone, mentre il sindaco della città portuale di Kalamata dove sono stati trasportati i sopravvissuti ha detto che sul barcone c’erano probabilmente più di 500 persone. Altre stime ancora dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni dell’ONU, basate in parte sulle testimonianze di alcuni sopravvissuti, sostengono che a bordo c’erano probabilmente fino a 750 persone, compresi 40 bambini. I dati sono per ora difficili da verificare. A causa di questa grandissima tragedia, il governo della Grecia ha indetto tre giorni di lutto nazionale e interrotto la campagna elettorale per il secondo turno delle elezioni politiche, che si terranno il 25 giugno.

Giulia Simonetti

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