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Andra e Tatiana Bucci, chi sono le sorelle sopravvissute all’Olocausto

Andra e Tatiana Bucci, le due sorelle di origine ebraica sopravvissute all’Olocausto, saranno tra gli ospiti di “Oggi è un altro giorno” in onda a partire dalle 14:00 su Raiuno.

Figlie di Giovanni Bucci e dell’ebrea Mira Perlow nascono a Fiume: rispettivamente nel 1937 (Tatiana) e nel 1939 (Andra). Città all’epoca italiana, nel 1944 vede l’applicazione delle leggi razziali tedesche e l’inizio delle deportazioni degli ebrei che portano all’arresto delle bambine, della madre, del cugino e del resto della famiglia. Le piccole Bucci sono condotte ad Auschwitz. La legge del campo di concentramento prevedeva l’uccisione all’arrivo per le donne con i bambini e per chi avesse più di sessanta anni e meno di quindici: quella stessa notte madre e figlie furono separate. La madre e la zia furono mandate in una baracca poco distante da quella dei bambini e immesse nei Kommando di lavoro nel lager.

La storia di Andra e Tatiana Bucci

Scambiate per gemelle, vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Josef Mengele e sono tra i pochi a sopravviverne. Con il tempo le sorelle rifiutano di continuare a vedere la madre, che si allontanava sempre di più dalla figura alla quale erano abituate per via degli stenti affrontati nel campo di concentramentop, che aveva raccomandato loro di non dimenticare mai i loro nomi in vista del salvataggio dal lager. Le bambine trovano conforto nella loro unione e grande aiuto in un’addetta alla sorveglianza della baracca dei bambini e delle donne, della quale le sorelle non ricordano il nome, che si prese cura soprattutto di Tatiana alla quale regalò dei caldi maglioni da condividere con la sorellina e questo permise alle due bambine di sopravvivere alle crudeltà del campo.

Nel febbraio 1945, dopo la liberazione, Andra e Tatiana, che avevano perso i contatti con la madre che credevano morta, vennero trasferite insieme ad altri bambini in un orfanotrofio vicino a Praga dove impararono a parlare il ceco. Rimasero lì fino al marzo 1946, quando vennero messe su un aereo con altri bambini e trasferite in Inghilterra, a Lingfield, nella tenuta di sir Benjamin Drage, usata come centro per l’accoglienza di bambini resi orfani dalle brutalità dei campi di concentramento. Alla fine dello stesso anno riescono a ricongiungersi con la madre ritornando a vivere a Roma accompagnata dalla tutrice che le aveva accudite dopo la loro liberazione. Dopo aver ricostruito il rapporto con la madre e ritornate alla normalità, a distanza di anni le due sorelle hanno effettuato un viaggio a Birkenau con lo storico Marcello Pezzetti in quei luoghi dove hanno vissuto l’atrocità delle leggi razziali. Attualmente ripercorrono con il treno della memoria insieme ai giovani il viaggio raccontando ai giovani la loro testimonianza sulla Shoah

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