Andrew Cuomo, ex governatore di New York accusato di crimini sessuali

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Di Redazione Metropolitan

L’ex governatore di New York, Andrew Cuomo, è stato denunciato per crimini sessuali. L’uomo continua a negare, sostenendo di aver commesso errori, ma che le accuse sessuali siano false. I fatti per i quali è accusato sarebbero accaduti presso la sua residenza ufficiale, il 7 dicembre 2020.

Andrew Cuomo: per cosa è accusato e le dimissioni

Andrew Cuomo, il governatore di New York si è dimesso dopo la denuncia per crimini sessuali. La scelta di dimettersi è stata fatta dopo che diverse donne hanno parlato, accusando l’uomo di comportamenti inappropriati. In totale le donne sarebbero 11. È quanto riferisce la portavoce del tribunale di New York, confermando che la denuncia è stata presentata alla corte di Albany City, capitale dello Stato di New York. Andrew Cuomo ha più volte negato ammettendo però di aver commesso degli errori in passato. L’ex governatore continua a sostenere che le accuse sessuali gravi sono false e non fondate. L’episodio del quale Cuomo è accusato, sarebbe avvenuto il 7 dicembre 2020, presso la sua residenza ufficiali. Si tratta di un episodio di palpeggiamento ai danni di un’assistente. L’ex governatore avrebbe infilato la mano sotto la camicia della donna.

Ad agosto il l’ex governatore si era dimesso, proprio a causa delle diverse accuse. Prima delle accuse era un politico molto apprezzato. Nel suo discorso di dimissioni aveva negato le accuse e si era scusato.

“Amo New York e amo i newyorchesi e non farei nulla per creare problemi. Per questo credo che a questo punto, date le circostanze, la cosa migliore da fare per aiutare è fare un passo indietro e lasciare che il governo torni a governare”. L’ex governatore aveva poi aggiunto “Mi scuso profondamente se ho offeso qualcuno, sono stato troppo familiare con le persone, uomini e donne, ma non ho mai superato il limite con nessuno”.

La citazione in giudizio, l’avvocata “questa non è legge, questa è politica”

Andrew Cuomo dovrà comparire al tribunale di Albany il 17 novembre alle ore 14:30. Secondo quanto riportato dal quotidiano Times Union, una serie di funzionari anonimi, hanno affermato che la citazione in giudizio è stata emessa prematuramente, in assenza di una decisione definitiva. Nonostante ciò Cuomo dovrà presentarsi in tribunale. Rita Glavin, avvocata di Cuomo, sostiene l’innocenza del suo assistito, rimarcando che la procedura che è stata seguita è inappropriata.

“Lo sceriffo non ha nemmeno detto al procuratore distrettuale cosa stava facendo. Ma il comportamento non è una sorpresa visto la sua conferenza stampa del 7 agosto in cui ha sostanzialmente dichiarato colpevole il governatore prima di fare un’indagine e la fuga di informazioni del gran giurì da parte del suo ufficio. Questa non è un’applicazione professionale della legge: questa è politica.”

Le parole dell’avvocata Rita Glavin

Per il reato di palpeggiamento Cuomo potrebbe ricevere un massimo di un anno in carcere e fino a tre anni di libertà vigilata, con discrezionalità del tribunale nell’imporre pene minore, inclusa la non reclusione. Cuomo smentisce categoricamente di aver commesso il fatto. “Dovrei perdere la testa per fare una cosa del genere”, aveva affermato.

La vittima era all’oscuro della denuncia penale

L’avvocato della donna, Brian Premo, ha dichiarato al Times Union di non essere stata consultata in merito alla denuncia penale.

“La mia cliente ha inteso che l’ufficio del procuratore distrettuale era d’accordo con il dipartimento dello sceriffo che avrebbe condotto una valutazione approfondita, imparziale e apolitica del caso, e solo dopo il completamento delle indagini, avrebbe parlato con la mia cliente per consentire lei a prendere una decisione informata sul fatto che avrebbe proceduto come vittima nel caso. Come l’ufficio del procuratore distrettuale, è stata informata di questo recente deposito attraverso i media.”

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