Anna Foglietta: dal matrimonio con il marito e consulente finanziario Paolo Sopranzetti, sono arrivati i tre figli, Lorenzo (2011), Nora (2013) e Giulio (2014).
Anna Foglietta, l’incontro con il marito
L’attrice sarà tra gli ospiti della nuova puntata de La Volta Buona, in onda a partire dalle 14:00 su Raiuno dove presenterà la serie di Prime Video, Everybody Loves Diamonds, che la vede protagonista insieme a Kim Rossi Stuart. Il primo incontro tra Anna Foglietta e Paolo Sopranzetti risale all’epoca scolastica quando l’artista ed il futuro marito frequentavano il liceo classico Socrate di Roma. In quel periodo la Foglietta aveva avuto un colpo di fulmine per Sopranzetti ma non si era dichiarata. In un intervento a Vieni Da Me aveva raccontato: “Eravamo compagni di scuola, ma non ci siamo mai parlati né frequentati. Lo trovai subito bello, talmente bello che mi imbarazzavo e non riuscivo a parlargli“. Successivamente a distanza di tantissimi anni, i due si ritrovano su Facebook , quando Paolo si dichiara in maniera del tutto inaspettata: “Mi disse che aveva sempre creduto che potessi diventare la donna della sua vita… Io ero follemente innamorata di lui ai tempi del liceo… È stato un gran signore con me, io gli ho subito chiesto un incontro. Ci siamo frequentati per 2 mesi, poi dopo 9 mi ha chiesto di sposarlo“.
Le nozze arrivavano nel 2010: l’anno successivo arrivava il primogenito Lorenzo, seguito nel 2013 da Nora (2013) e Giulio il piccolo di famiglia, nato nel 2014. Paolo Sopranzetti è nato a Roma il 30 maggio del 1977 ed è un consulente finanziario. Tra le varie banche con le quali lavora: EFPA European Financial Advisor (EFA) e Finecobank spa. La relazione con la moglie e celebre attrice procede a gonfie vele, come si evince anche da alcune immagini postate da entrambi che li ritraggono sempre raggianti e innamoratissimi. Lo scorso giugno in occasione del tredicesimo anniversario di matrimonio, Anna Foglietta pubblicava degli scatti di coppia accompagnati da una romanticissima dedica per il marito:Se dovessero chiedermi cosa amo più di te forse direi il silenzio. Quel tempo dove riusciamo a stare in sintonia nel pensiero. Quel tempo in cui senza dirci una parola riusciamo a costruire il nostro rapporto. Una conquista ottenuta con rispetto dei confini personali, dei ruoli di ciascuno, ma soprattutto della conoscenza profonda che ogni giorno trova nuovo spazio per approfondire una relazione che sento sempre più forte. Ti amo senza fine e auguri per questo nostro tredicesimo anniversario
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