Cultura

Il viaggio di Antonella Luppoli con “Tutto Ferro, il racconto di 96 canzoni”

Il 29 ottobre 2020 è uscito il nuovo libro di Antonella Luppoli: Tutto Ferro, il racconto di 96 canzoni.
L’autrice ci accompagna in un viaggio alla scoperta dei brani del cantante di Latina; un viaggio che non vuol essere una pagella didascalica dell’operato di Tiziano Ferro.
L’intento della Luppoli, altresì, è quello di percorrere l’ascesa di uno dei più grandi cantautori del nostro tempo, attraversando in maniera assolutamente personale e soggettiva il percorso creativo e musicale di Ferro.

L’autrice ha deciso infatti di assegnare ad ogni album, rigorosamente esplicati in ordine cronologico, una votazione in stelle. Questa scelta riconferma la strada scelta dalla scrittrice nel non “descrivere” le canzoni di Tiziano Ferro, bensì nel “raccontarle”. Su quali basi?
Sulla scia della loro potenza emozionale, creativa, musicale, ritmica.
Un sentiero fatto di scelte, maturazione, esperienza, paure, sconfitte e vittorie. Un altalena di emozioni, quella che Tiziano Ferro ci fa vivere da vent’anni a questa parte.

Antonella Luppoli, giovane scrittrice dalla penna sincera e d’impatto, ci fa entrare nel suo “ferroso” universo nel nuovo libro. Le canzoni di Tiziano sono la colonna sonora di uno scenario di vita, musica, emozioni e parole.
Ogni album e ogni brano sono dettagliatamente illustrati dall’autrice, secondo il suo punto di vista. Tuttavia risulta difficile non trovarsi d’accordo con i suoi giudizi, dettati tutti da una grande conoscenza del patrimonio musicale di Tiziano Ferro e da un’evidente passione per la sua discografia.

Antonella Luppoli: “Tutto Ferro”, la recensione

D’altronde chi non si è ritrovato ad urlare a squarciagola il ritornello di Sere Nere o a non commuoversi per Ti Scatterò Una Foto? Ci sono tanti brani di Tiziano che sono entrati a far parte appieno della cultura pop italiana delle ultime generazioni. Nonostante la versatilità di un artista come Tiziano Ferro, capace di passare da interpretazioni introspettive a ritmi sfrenati e R&B, la sua musica sembra è da tempo presenza indiscussa nelle playlist di adolescenti e giovani che si rispecchiano nelle sue parole.

Ci sono canzoni che entrano nel cuore di tutti, forse perché magicamente rispecchiano i canoni richiesti dal mercato e al contempo mantengono la propria artisticità.
Tra queste non possiamo dimenticare Ed Eri Contentissimo, Alla Mia Età, Per Dirti Ciao, L’Amore E’ Una Cosa Semplice e la più recente In Mezzo A Questo Inverno.
Ci sono poi brani che, per i più disparati motivi, non fanno grandi numeri e non sono conosciuti dai più; tuttavia sono proprio quelle, solitamente, le canzoni più amate dai grandi fan.

Tiziano Ferro ha scritto un brano come Il Bimbo Dentro. Ultima traccia del suo primo album, Rosso Relativo, la Luppoli la ricollega ad una “ricerca del (suo) “fanciullino” – di pascoliana memoria – che ha paura di perdere. O almeno, di non ritrovare“. Un brano intimo che entra nel cuore sin dal primo ascolto. Un brano che meriterebbe la fama di Sere Nere, ma che non ha avuto lo stesso destino. Eppure resta una delle canzoni più intime e commoventi scritte dal cantautore, che giunge all’anima come la “delicata carezza” che soltanto un bambino può regalare.

La Luppoli percorre, insieme alla carriera musicale di Tiziano, anche le sue fragilità in quanto uomo e artista in un mondo spesso troppo in corsa.
Dunque analizza come ogni brano del cantante sia poi un resoconto delle sue emozioni più profonde, dei suoi scheletri nell’armadio, delle sue “gabbie d’oro”. Nel brano Alla Mia Età la paura della perdita del “fanciullino” si tramuta in una dura accettazione della realtà: sono un uomo. E sono anche Tiziano Ferro. Ma chi sono io, davvero? Tiziano se lo chiede e ce lo chiede, e a tutti noi questa consapevolezza arriva dritta al cuore, così come all’autrice che ne coglie appieno inquietudini ed insicurezze.

Recensione a cura di Nicole Ceccucci

La penna di Antonella Luppoli, giovane scrittrice e giornalista, è riconoscibile fin da subito: un mix di realtà e lealtà con le sue parole ben scritte, una perfetta bilancia che oscilla in maniera delicata e a volte pungente tra emozioni e storia. Un libro assolutamente da leggere, per perdersi tra le parole di Antonella, la storia e la musica del gran Tiziano e sentirsi trasportati nel nostro più profondo Io”. Alessia Spensierato

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