“Apocalypto” è un film del 2006 di Mel Gibson. Un emozionante cruente racconto del mondo dei Maya e degli indios sudamericani all’alba della scoperta dell’America. Al centro della storia un inseguimento e la lotta di un uomo per la vita. È una pellicola che ha conquistato pubblico e critica ricevendo tre nomination agli Oscar ed una come miglior film straniero ai Golden Globe.
Apocalypto, i Maya e Mel Gibson
Dopo “La passione di Cristo” Mel Gibson ha regalato un altro pugno nello stomaco al mondo del cinema. Lo ha fatto con il successivo “Apocalypto” facendo rivivere una cultura antica come quella Maya non rinunciando al suo tocco splatter che aveva contraddistinto anche esperienze passate da regista come “Braveheart”. Stavolta rispetto ai film precedenti ci offre un racconto spettacolare di quello che era il mondo Maya al momento della scoperta dell’America. Lo fa ricostruendo anche templi d’epoca e facendo rinascere l’antica lingua Maya. Un potente lavoro coniugato ai costumi e al trucco che si dispiega in tutta la sua potenza nelle sequenze ambientate nella città Maya.
Un cornice perfetta insieme alle ambientazioni effettivamente utilizzate in Messico per rendere leggendario un inseguimento mozzafiato e la lotta per la vita che caratterizza tutto il film. Non poteva mancare un ricco sistema di riprese in digitale in alta definizione con le all’epoca innovativa videocamera Panavision Genesis. A questo si unisce anche uno spettacolare sistema Spider che ha permesso di usare telecamere sospese realizzando immagini incredibili come quella del tuffo del protagonista nella cascata.
Alcune curiosità sul film
L’idea di “Apocalypto” è venuta agli sceneggiatori Mel Gibson e Farhad Safinia durante la lavorazione di “La passione di Cristo” dove quest’ultimo lavorava come assistente alla postproduzione. Entrambi volevano raccontare un inseguimento nella sua forma più intensa ossia quella di un uomo che corre per la sua vita come ha spiegato lo stesso Safinia. Entrambi in oltre volevano lavorare su un’antica cultura come era prima dell’arrivo degli Europei così scelsero i Maya.
“Apocalypto” ha scatenato notevoli polemiche per alcuni errori nella ricostruzione del mondo Maya. Un mondo che nell’epoca di ambientazione del film doveva già essere più decadente di quello rappresentato. Notevoli accuse furono mosse anche per l’eccessiva violenza usata in questa pellicola che in Italia, dopo apposita sentenza del TAR del Lazio, fu vietata nelle sale cinematografiche ai minori di 14 anni. Un divieto che è arrivato fino ai 17 anni negli USA.
Stefano Delle Cave