Appello dei Presidi: rientro ingestibile per il propagarsi dell’emergenza sanitaria. 1500 Dirigenti degli istituti scolastici si mobilitano con una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi per programmare un rientro alle attività scolastiche in assoluta sicurezza.

La situazione sanitaria e l’emergenza del propagarsi della pandemia da Covid, con l’aggiunta della variante Omicron, preoccupano sempre di più.

Si legge nella nota: “Programmare una provvisoria sospensione delle attività in presenza per due settimane è preferibile. Si torna, quindi, all’ipotesi di una didattica a distanza (DAD).

Appello dei presidi per il rientro a scuola: in 1500 scrivono a Mario Draghi

L’appello dei presidi è stata inviato al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e ai Presidenti delle Regioni.

Il Presidente dell’Associazione Italiana Presidi, Antonello Giannelli, ha dichiarato: “Ho dato la possibilità alle famiglie di vaccinare i propri ragazzi proponendo 2-3 settimane di DAD. Occorre garantire l’utilizzo delle mascherine FFP2 e verificare che il sistema riesca a effettuare i tamponi necessari.”

Nelle Università

Il Ministero delle Università e della ricerca Cristina Messa ha diramato una nota relativa alle sessioni di esame e di laurea di gennaio e febbraio. Dove non sarà possibile garantire le norme di sicurezza potranno essere previste modalità a distanza per effettuare tutte le prove.

Tutto ciò sarà possibile, come già successo in altre situazioni di picchio di contagio, con l’utilizzo di speciali attrezzature in grado di identificare il candidato e di garantire un equo svolgimento delle prove a tutti gli studenti e della verbalizzazione del voto finale.

Il Ministro ha ricordato che ieri, il Consiglio dei Ministri, ha esteso l’obbligo vaccinale senza limiti di età a tutto il personale che lavora nelle Università. Per tutti gli studenti, invece, rimane valido il precedente obbligo di green pass.