L’Arresto di Assange a Londra da un lato ha posto fine alla questione della sua intricata vicenda ma da l’altro sta sollevando un’ampio vespaio internazionale. Potrebbe scatenarsi addirittura uno scontro America e Russia. Ecco perché

L’arresto di Julian Assange

Assange è stato arrestato ieri nell’ambasciata dellEcuador a Londra. Un epilogo che non si aspettava il leader di Wikileaks ma diventato inevitabile dopo le posizione del nuovo presidente dell’Ecuador Moreno che aveva promesso l’accettazione della sua estradizione. Gli agenti di Scotland Yard sono entrati nell’ambasciata delll’Ecuador a Londra con tanto di permessi dell’ambasciatore ecuadoriano e hanno arrestato Assange. “ Il Regno Unito non ha civiltà”, ha gridato il leader di Wikileaks prima di essere caricato su un furgoncino. L’editore di Wikileaks ora dovrà scontare una pena di 12 mesi in Inghilterra per non essersi presentato a suo tempo davanti ad un giudice inglese su richiesta della magistratura svedese che lo aveva indagato per stupro e molestie per poi archiviare le accuse mentre lo attende anche l’estradizione in Usa

L'arresto di Assange
L’arresto di Assange, immagine tratta da tpi.it

Gli Usa tra estradizione e silenzio

Dopo l’arresto di Assange, è stata chiesta la sua estradizione in USA dove dovrà rispondere di pirateria informatica in merito al caso Manning, il militare che aveva passato video militari su i crimini di guerra commessi in Afghanistan e password del Pentagono per accedere a documenti segreti a Wikileaks. Il tutto tramite un funzionario anonimo della piattaforma che per gli USA è proprio Assange. Per questo il leader di Wikileaks dovrà scontare, se condannato, una pena di 5 anni. Gli Stati Uniti al momento non hanno preso nessun provvedimento contro Assange per le migliaia di mail di membri del partito democratico pubblicate da Wikileaks prima delle ultime presidenziali americane. Anzi, secondo i registri dell’ambasciata dell’Ecuador, Assange avrebbe incontrato niente meno che Paul Manafort , ex direttore della squadra elettorale di Trump, ed altri cittadini russi. Lo stesso presidente degli Stati Uniti Trump ha detto, interpellato sulla vicenda, di “non sapere nulla” e di “non conoscere Wikileaks” sebbene l’avesse citata con favore più volte durante le elezioni. Dunque Assange potrebbe essere coinvolto nelle presunte intromissioni della Russia nelle ultime elezioni presidenziali anche se gli Usa al momento vogliono processarlo solo per la questione Manning tacendo su quest’ultima vicenda

L'arresto di Assange
Il soldato Manning, immagine tratta da lettera43.it

La Russia e i difensori di Assange

Wikileaks è scesa sul piede di guerra parlando dell’arresto di Assange come una violazione della libertà di stampa” e di un atto compiuto dalla Cia da altri poteri forti. Tra i difensori del giornalista arrestato ed accusato dagli Usa di essere un terrorista internazionale, c’è senza dubbio La Russia di Putin per il quale quanto avvenuto ieri nell’ambasciata dell’Equador è “una strozzatura della libertà di stampa” voluta dalla democrazia occidentale. La Russia è per l’appunto uno dei paesi a cui Assange si sarebbe dovuto rifugiare, cosi come fatto da Snowden il protagonista di altre imbarazzanti rivelazioni su gli Usa nel Datagate, secondo un piano formulato,dopo l’arrivo del leader di Wikelaks nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dall’ex console ecuadoriano a Londra Fidel Narvaez e poi fallito per la mancanza di lasciapassare diplomatici inglesi. La stessa Russia che ora si augura non vengano violati i diritti di Assange e che è pronta a scagliarsi contro quelle che sarebbero le poco libere democrazie occidentali. Potrebbe dunque scatenarsi un nuovo scontro con gli Stati Uniti ancor più se il leader di Wikileaks dovesse finire nello scabroso Russiagate