Greta Thunberg, l’adolescente svedese che ha dato voce alla lotta contro i cambiamenti climatici, è stata indicata per il Premio Nobel per la Pace.
Greta Thunberg ha sedici anni, la sindrome di Asperger, e ogni venerdì salta la scuola per andare a manifestare davanti al Parlamento svedese contro il cambiamento climatico. Per questo motivo, la giovane svedese è stata indicata per il Nobel per la Pace. E domani, 15 marzo, è il giorno dello sciopero globale per il clima.
Greta Thunberg, simbolo della protesta
Diventata un simbolo e un esempio per una intera generazione, Greta si assenta ogni venerdì per proseguire la sua protesta davanti alla sede del Parlamento, coniando l’hashtag #fridaysforfuture. In particolare, la sua mobilitazione è diventata fonte di ispirazione per altri studenti che, in diversi paesi, hanno iniziato a organizzare marce e manifestazioni sul clima. Sempre di venerdì. Difatti, si stima che negli ultimi mesi ne siano state organizzate circa 300 in varie città del mondo.
La piccola attivista ha ringraziato pubblicamente i tre deputati norvegesi che, in segno di riconoscimento per il suo impegno contro la crisi climatica e il riscaldamento globale, l’hanno proposta per il premio Nobel. E ricorda l’appuntamento di domani in tutto il mondo con lo sciopero per il clima.
Il suo discorso alle Nazioni Unite
Dopo il suo discorso sul clima al vertice delle Nazioni Unite in Polonia e al forum di Davos, è diventata un esempio per molti giovani. Greta Thunberg aveva puntato il dito contro l’indifferenza dei potenti riguardo le disuguaglianze climatiche e sociali nel mondo. Inoltre, ha spiegato di essere diventata consapevole del problema del riscaldamento globale quando aveva 8 anni, chiedendosi perché non fosse al centro delle politiche per il futuro del mondo e del dibattito sui media.
Poi Greta ha ribadito che le prove scientifiche sul cambiamento climatico e sulle responsabilità delle attività umane sono incontrovertibili. Ma, soprattutto, è necessario mobilitarsi velocemente.
Le manifestazioni
Infatti domani, venerdì 15 marzo, milioni di ragazzi in oltre 1600 località nel mondo scenderanno in piazza per il “Venerdì per il futuro”. Il fine è chiedere ai governi di essere più incisivi contro il riscaldamento globale. Greta Thunberg ha invitato tutti a partecipare alla grande mobilitazione con un appello sui social.
“1.657 luoghi in 105 Paesi e altri. Domani scioperiamo da scuola per il nostro futuro e continueremo a farlo per il tutto tempo necessario. Gli adulti sono i benvenuti a unirsi a noi. Insieme per la scienza“.
Quello di domani sembra essere uno dei più grandi scioperi, grazie al sostegno di diverse associazioni ambientaliste. Gli studenti sciopereranno e scenderanno in piazza anche in Italia.