Autodromo Monza, bullismo sulle tribune: ecco cosa è successo

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Di Redazione Sport

Il Gran Premio d’Italia era un appuntamento fortemente atteso dalla marea rossa che, dagli spalti, si era puntualmente messa idealmente al fianco delle due Ferrari che si apprestavano a vivere i giri della corsa casalinga. L’aria della grande impresa, poi vanificata dalla rimonta del campione del mondo olandese su Red Bull, si sentiva chiaramente e serpeggiava tra i sedili della struttura. Il pregara è stato funestato, però, da un brutto episodio: dalle tribune dell’Autodromo di Monza, infatti, si sarebbero registrati degli episodi di bullismo immortalati in un video, divenuto virale, apparso sui social. Ma cosa è successo? Prima dello spegnimento dei semafori e del via ufficiale della gara, alcuni tifosi della Rossa di Maranello avrebbero intimato ai sostenitori di Max Verstappen di togliere i cappellini che inneggiavano, ovviamente, al numero uno. I direttori della struttura sono stati costretti ad intervenire con un comunicato d’ammonimento.

Bullismo all’Autodromo di Monza: il comunicato del circuito

(Credit foto – pagina Facebook Autodromo Nazionale Monza)

Vogliamo che tutti possano vivere al massimo l’esperienza della Formula 1 a Monza. Questo è un evento inclusivo in cui tutti devono sentirsi a casa e al sicuro – queste le prime righe del comunicato emesso dall’Autodromo di Monza in relazione agli spiacevoli episodi registrati in alcune tribune –. Se in qualsiasi momento vi sentite vulnerabili o a disagio, o siete stati vittime di abusi omofobici, razzisti o sessuali, siamo qui per aiutarvi. Potete trovare aiuto e supporto telefonando al numero 039-2482241, utilizzando il pulsante della helpline sulla app Monza 100 o avvicinando un nostro steward o un rappresentante delle forze dell’ordine“.

(Credit foto – pagina Facebook Autodromo Nazionale Monza)

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