Azzurre al Mondiale, ma l’interesse è affievolito? La critica del ct Bertolini, il 10 ottobre le risposte contro il Brasile

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Di Alessia Spensierato

L’Italia e il calcio femminile, un rapporto cresciuto negli ultimi anni grazie ai traguardi raggiunti dalla nazionale del ct Milena Bertolini, ma che continua a vivere ancora di alti e bassi.

Nel nostro Paese, si sa, il calcio è lo sport largamente più seguito, come confermano anche i dati sugli streaming dal 2017 al 2021, annata, quest’ultima, che ha visto tra l’altro anche il trionfo agli Europei di Inghilterra della nazionale maschile allenata dal ct Mancini, ma non sempre uguale credito viene dato alle donne nonostante i risultati di alta caratura.

Eppure nel 2019 le Azzurre erano riuscite ad appassionare un’intera nazione grazie al raggiungimento dei quarti di finale nel Mondiale 2019 disputato in Francia, prima del flop dell’Europeo 2022, con l’eliminazione da ultima nel girone. Dopo gli applausi, le ragazze del ct Bertolini hanno assaggiato così anche le critiche, ma la loro reazione sul campo non si è fatta attendere.

La gioia delle azzurre nella netta vittoria contro l'Israele. L'Italia è agli Europei.
La gioia delle azzurre nella netta vittoria contro l’Israele. L’Italia è agli Europei. – Photo Credits: facebook.com/Nazionale Femminile di Calcio

Nazionale femminile ‘meglio’ degli uomini, eppure…

Grazie alla vittoria dello scorso 6 settembre contro la Romania, 2-0 allo stadio Mazza di Ferrara con firme di Giacinti e Boattin, la nazionale femminile si è qualificata ufficialmente al Mondiale che si terrà in Australia e Nuova Zelanda a cavallo fra luglio e agosto 2023. Un risultato storico e una “grande soddisfazione” anche da parte del presidente della FIGC Gabriele Gravina, in quanto mai prima d’ora le Azzurre erano riuscite ad accedere alle fasi finali di un campionato del mondo per due volte consecutive.

Battuti in un certo senso anche gli uomini, costretti prima allo spareggio dalle mancate vittorie contro la Svizzera e poi eliminati (anche in questo caso per la seconda volta consecutiva) in maniera clamorosa dalla sfida decisiva contro la Macedonia del Nord

Fonte: Unsplash

Bertolini, la critica all’italiano medio e i mea culpa

A far storcere il naso a Milena Bertolini è il poco spazio riservato alle Azzurre nei giorni successivi alla qualificazione ad Australia e Nuova Zelanda 2023. Intervistata da Rai Sport, la ct ha infatti ammesso che si sarebbe aspettata un clima diverso, “più entusiasmo” anche alla luce della battaglia per il professionismo iniziata nel 2019 e conclusasi solo quest’anno.

Il movimento, senza dubbio, sta crescendo e anche culturalmente si rileva un certo progresso, sebbene l'”italiano medio” identifichi ancora il calcio solo ed esclusivamente con gli uomini, mentre si appassiona meno quando in campo scendono le donne.

L’errore dell’Europeo sarebbe stato quello di arrivare all’appuntamento in una condizione fisica e psichica non ideale, ma è stato il primo match perso 5-1 contro la Francia dopo un primo tempo disastroso ad averne condizionato il percorso, determinando la prematura eliminazione: “È mancata l’energia positiva” (Milena Bertolini).

Verso il Mondiale: si parte da Genova contro il Brasile

Energia positiva che invece ci si augura possa accompagnare le Azzurre da qui fino al Mondiale del 2023, con l’obiettivo di ripetere il risultato del 2019, se non superarlo.

Tuttavia, come ogni squadra, la nazionale femminile ha bisogno del supporto e dello stesso calore che l’avevano accompagnata quattro anni fa durante il cammino in Francia: “Non si può vincere sempre” e “un Europeo giocato male non può aver fatto affievolire l’interesse”, ha lamentato Bertolini, che come noi si aspetta una risposta già il prossimo lunedì 10 ottobre, quando la nazionale sfiderà in amichevole al Ferraris di Genova le temibili avversarie del Brasile.

Anche il sindaco della città ligure Massimo Bucci ha invitato “tutti i cittadini a recarsi allo stadio e tifare per le nostre azzurre”, per una serata di festa all’insegna dei valori dello sport. Che anche nel calcio non dovrebbero conoscere disparità di genere.