Back In Black, l’album da record degli AC/DC

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Di Redazione Metropolitan

Non si può parlare di rock senza nominare gli AC/DC.
Back In Black, il loro settimo album, uscì nel 1980 dalla Atco Records. Un disco che si muove tra hard rock e heavy metal e che ha letteralmente conquistato il mondo.
Back In Black ha infatti venduto oltre 50 milioni di copie: l’album più venduto al mondo dopo Thriller di Michael Jackson.

Gli AC/DC avevano già assaporato il piacere del successo con il loro ultimo album, Highway To Hell (1979). In breve tempo nacque l’idea di un nuovo disco; i progetti iniziali, però, vennero deviati dalla morte improvvisa del cantante del gruppo.
Bon Scott infatti collassò per intossicazione d’alcool in seguito ad un binge drinking il 18 febbraio 1980. La perdita colpì duramente la band, che dopo un periodo di stop reclutò Brian Johnson, ex componente del gruppo glam rock Geordie.

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Back In Black, tra morte ed edonismo

La band iniziò così a lavorare al nuovo album che, specialmente nei temi, può essere considerato un concept album. Back In Black, l’omonimo singolo estrapolato dal disco, esordisce con uno dei riff di chitarra più famosi nella storia del rock. Inevitabile è il desiderio di scatenarsi quando partono quei tre accordi ripetuti. La voce potente di Johnson, inoltre, rende il tutto squisitamente hard rock. VH1 ha posizionato infatti il brano al quarto posto tra le quaranta canzoni heavy metal migliori della storia.

Cosa dire poi di quei tredici rintocchi di campana che aprono Hells Bells, altro celeberrimo brano dell’album. Proprio questa canzone è un omaggio all’ex cantante della band Bon Scott. I temi della morte e dell’edonismo si intrecciano in un super vortice hard rock che spezza il fiato. Non si può dimenticare inoltre You Shook Me All Night Long. Questo è uno dei migliori pezzi della band – 35° nella classifica Billboard Hot 100 del 1980 -. Una canzone scritta nel giro di mezz’ora e rimasta per sempre nella storia del rock.

Back In Black- AC/DC

Back In Black, un duro lavoro per un disco eccezionale

La realizzazione dell’album non è stata tuttavia altrettanto semplice e immediata. Gli studi londinesi non erano disponibili per la registrazione e il gruppo decise di lavorare alle Bahamas.
Ci furono però diversi problemi alla dogana e l’equipaggiamento venne inoltre danneggiato da una tempesta tropicale. Insomma, i problemi non furono pochi, considerando che l’album sanciva anche l’esordio nella band da parte di Brian Johnson.

Nessuna difficoltà fu però tanto grande da fermare gli AC/DC. Il disco Black In Black è stato il loro antidoto contro il lutto, l’elaborazione del quale è avvenuta grazie alla musica.
Una musica che sprigiona energia, forza. Una musica che trascina l’ascoltatore nel pieno del mondo hard rock e heavy metal. Certamente non è un genere musicale che può assecondare i gusti di tutti gli ascoltatori. La capacità di Back In Black di arrivare al cuore e alla pancia delle persone, però, è tale da averlo reso uno dei dischi migliori della storia.

Nicole Ceccucci

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