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Kathleen Kennedy: annuncio importante ai BAFTA 2020 sul futuro di Star Wars

I BAFTA, come tutte le cerimonie di premiazione, è il posto ideale per esprimere un’opinione, lanciare un segnale, annunciare la propria candidatura alle prossime elezioni presidenziali… In questo caso, la celebre produttrice cinematografica americana Kathleen Kennedy ha fatto sapere dell’arrivo di una regista donna per il prossimo film della saga di Star Wars

Una notizia che sicuramente trasmette positività ma è molto importante anche soffermarsi a riflettere su una questione che la stessa Kennedy ha voluto precedentemente sottolineare riguardo la tossicità mediatica e quindi all’esagerazione dietro le controversie per l’allontanamento dai rispettivi film dei registi Phil Lord, Chris Miller e Colin Trevorrow.

“E in questi casi ci ritroviamo sempre con delle critiche addosso perché si tratta di Star Wars. A causa della qualità di cui vado in cerca raggiungo sempre i migliori talenti e viceversa”. Precisa Kennedy. Non è dunque tanto una questione di donna o uomo, animale o mutante, ma di qualità e la scelta di talenti al fine di raggiungere un prodotto di valore al di là delle subdole speculazioni.

Kathleen Kennedy. The Archer School for Girls
Kathleen Kennedy – Photo Credit: The Archer School for Girls

Esagerare non porta mai ai risultati auspicati

Una notizia positiva quindi quella annunciata ai BAFTA che va trattata però con delicatezza. Come sempre nella storia si parte da un punto di partenza positivo che poi spesso viene distorto, manipolato e rivenduto al fine di favorire il proprio tornaconto. L’uomo – per uomo s’intende essere umano, sia chiaro! E’ portato all’esagerazione di concetti fondamentali per il proprio quieto e consueto vivere. Oggigiorno bisogna armarsi di un dizionario di sinonimi e contrari per evitare di essere fraintesi, che poi si viene fraintesi ugualmente una volta che ci si scopre alquanto carenti nell’arte oratoria. L’unico a giovarne è il nostro lessico, per il resto, l’esagerazione porta solo ad effetti ben peggiori della psicosi.

Quindi, riguardo alla notizia certamente sensazionale rivelata ai BAFTA: sì a farsi valere ma non se l’arma difensiva deve essere quella pronta a sottolineare i difetti piuttosto che i pregi. 

L’importanza di valorizzare i successi passati ed appoggiare i talenti futuri

C’è molta differenza tra il dire: “Non ci sono registe donne” piuttosto che parlare dei successi delle donne nel settore televisivo e cinematografico; donne come Kathleen Kennedy d’altronde. Il vittimismo porta a un trattamento che si erge sui pilastri della pietà, dando vita a sistemi di selezione a misura di donna; mirati a spingere le donne verso mestieri quali appunto regia e scrittura. Viene da sorridere se si pensa a Guzzanti nelle vesti di Vulvia, quando negli anni novanta espresse attraverso questo personaggio iconico lo stupore nello scoprire il segreto dei cavalieri medievali: “Chi li spingeva sti cavalieri? Spingitori di cavalieri!” Ebbene, siamo arrivati a questo oggi: le persone che vanno spinte verso una scelta. 

Prendiamo in esempio una maratona: nessuno dei partecipanti pensa ad arrivare al traguardo prima degli altri, al contrario, ognuno pensa a quanto si può sforzare per superare il proprio limite; non ci sono corsie preferenziali per uomini e tantomeno per le donne, e quest’ultime non vengono sicuramente spinte per favorire una maggiore iscrizione. Se c’è domanda, questa va stimolata, appoggiata e valorizzata per quello che la singola persona è capace a dare – la qualità in primis. 

Curioso invece è l’aspetto culturale. In Italia ad esempio la comicità femminile non è considerata rara e singolare, probabilmente perché si è cresciuti a pane e Anna Marchesini. In Inghilterra la comicità femminile è meno comune, motivo per cui ancora adesso molte ragazze non aspirano a far ridere. 

Agnes Varda. nofilmschool.com
Agnes Varda – Photo Credit: nofilmschool.com

Diffondere positività è essenziale

Stessa cosa per le registe: basterebbe semplicemente renderlo un mestiere come tanti, promuovendo anche personaggi di spicco che hanno dato un importante contributo al progresso cinematografico e televisivo; Agnes Varda è solo una delle tante! Certo una regista di Star Wars suona stravagante, giusto perché non ci si aspetta forse che una donna diriga un film di quel genere. Quante persone però direbbero di non sentirsi sicuri a viaggiare su un aereo pilotato da una donna? Queste persone purtroppo si sono persi un pezzo di storia: mai sentito parlare delle streghe della notte? Il reggimento d’aviazione sovietico della seconda guerra mondiale composto da giovani donne Russe volenterose di partecipare allo sforzo bellico? Abbattiamo le barriere dell’ignoranza e cominciamo a diffondere un pò di positività! 

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