Il cdx si guadagna il turno dei ballottaggi, conquistando più comuni del centro sinistra, che però strappa alcune storiche capitali della destra. Rispetto alle comunali precedenti, il cdx perde cinque comuni (13 sui passati 17), e il csx raddoppia (da 5 a 10). Alle liste di destra Barletta, Belluno, Lucca e Palermo, confermandosi a Genova, Pistoia, Asti, La Spezia, Rieti, Gorizia, Frosinone e Oristano. Al centrosinistra invece Catanzaro, Verona, Parma, Piacenza, Monza, Lodi. Crolla il M5S, riconfermato solo a Mottola, mentre vince in coalizione con il csx. Le liste civiche vincono a Como, Viterbo, Messina. Generale crollo dell’affluenza, che si registra al 42%.
Il csx strappa a sorpresa nei ballottaggi alcune capitali del cdx: Verona e Catanzaro. Il centrodestra perde laddove si è presentato diviso
Sebbene i numeri confermano la generale vittoria del cdx in questo turno di ballottaggi, conquistando ben tre capoluoghi di regione su quattro, le comunali 2022 sono state una piacevole sorpresa per il centrosinistra. Verona, per fare un esempio, vede in Damiano Tommasi il suo primo sindaco di centrosinistra, eletto con il 52% di consensi. A sorpresa, anche Catanzaro si tinge di rosso con la vittoria del professore Nicola Fiorita. Il M5S, “fresco” di scissione, mostra invece risultati deludenti, sintomo di una conflittuale necessità di rinnovamento all’interno del Movimento, che nelle passate elezioni ha contato su un appoggio decisamente maggiore, che ora si ferma ad una media percentuale che oscilla tra 2% e 4%.
Il M5S, in particolare, vince soltanto in coalizione con liste di centrosinistra, come a Lodi, Padova, Taranto e Catanzaro. Il centrodestra perde unilateralmente laddove si è presentato diviso. Non sembra quindi essere particolarmente gradita agli elettori la pur evidente indipendenza dei partiti di cdx, soprattutto con la crescita nei sondaggi di Fratelli d’Italia e il conseguente calo di Lega e Forza Italia. Una lezione, quella del presente turno di ballottaggi, che non dovrà essere sottovalutata dall’intero centrodestra. Le liste civiche, d’altra parte, trionfano solo a Como, Viterbo e Messina, vincendo tutte sul cdx uscente.
Un quadro frammentato e non unitario quello del presente turno di ballottaggi. Le nuove conquiste sono davvero sintomo di fiducia e volontà di cambiamento?
Il segretario del Partito Democratico Letta sui social ha sottolineato come questo sia stato un “Risultato straordinario del centrosinistra e del PD”. Ma la “straordinarietà” potrebbe essere confusa come il desiderio di un cambiamento dettato dalla natura “locale” delle elezioni? Sempre secondo Letta, “il governo ne uscirà più forte”. E’ forse azzardato fare una previsione del genere, soprattutto quando i sondaggi notano un progressivo, sebbene lento, calo nella fiducia degli italiani nei confronti del Premier Draghi. Intanto, se le affermazioni del segretario del PD vanno contestualizzate come ulteriore tentativo di rafforzamento dell’esecutivo, la legislatura si avvia verso il proprio termine, e le future elezioni si presentano, già da adesso, di previsione quantomai complessa.
Alberto Alessi
Seguici su Google News