Bandiere gialle, Formula Uno: guai in arrivo per tre piloti in Qatar?

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Di Andrea Mari

A poche ore dall’inizio ufficiale del Gran Premio del Qatar, le bandiere gialle prendono il posto di piloti e vetture al centro dei riflettori. Pezzi di stoffa, sventolati al momento opportuno, che potrebbero cambiare radicalmente la griglia di partenza della corsa di Doha retrocedendo un tris di piloti. La situazione di Max Verstappen, in questo momento, sembrerebbe essere più grave rispetto a quelle vissute da Valtteri Bottas e Carlos Sainz. I corridori, a partire dalle ore 11:00 italiane, verranno convocati dagli steward per spiegare i rispettivi comportamenti tenuti, in regime di pericolo, durante le qualifiche di sabato: sono attese decisioni dalla Direzione di Gara con tre scuderie che tremano.

Bandiere gialle protagoniste di questa domenica mattina: cosa accadrà?

Allarme rosso per Red Bull, Mercedes e Ferrari. A tremare di più, in questa domenica thrilling, è certamente la scuderia del toro che potrebbe veder vanificato il secondo posto di Max Verstappen nella griglia di partenza del Gran Premio del Qatar. Ma perché queste tre scuderie sono in attesa di conoscere il destino dei loro piloti? Tutto è da ricondurre alla sessione di qualifiche di ieri: Pierre Gasly dell’AlphaTauri era stato costretto, dopo aver forato, a parcheggiare la sua monoposto sul rettilineo di partenza, accanto al muretto box. Una situazione estremamente pericolosa che aveva immediatamente fatto scattare il regime di bandiere gialle.

Sebastian Vettel e Fernando Alonso, interpretando il regolamento a dovere, avevano alzato il piede dall’acceleratore subitaneamente abortendo, di fatto, i rispettivi tentativi di miglioramento del giro veloce. A differeza loro, il terzetto Verstappen-Bottas-Sainz ha “ignorato” lo sventolio giallo continuando la marcia. L’olandese della Red Bull, in questa situazione, sembra essere il più colpevole perché non avrebbe rallentato pur con le doppie bandiere gialle sventolate in quel momento. I piloti di Mercedes e Ferrari, invece, sarebbero colpevoli del mancato rispetto delle regole in regime di singola bandiera esposta. Comportamenti che verranno analizzati a fondo, con i tre corridori che dovranno spiegare i loro comportamenti. Sperando di essere estremamente convincenti: la griglia di partenza viaggia, a ritmo sostenuto, verso una rivoluzione.

ANDREA MARI

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(credit foto – MotoGP.com)