Approdata davanti alla macchina da presa con la fortunata serie “Suburra” (2017-2019), nei panni della ruvida e sensuale Livia Adami, Barbara Chicchiarelli, classe ’85, con il suo pesante bagaglio dal mondo teatrale, negli ultimi anni sta prendendo sempre più spazio negli schermi del cinema e in quelli televisivi. I tratti che la contraddistinguono sono sicuramente lo sguardo di un profondo ceruleo e la voce roca, in grado di restituire la giusta gravità ai suoi personaggi drammatici e un’ inconsueta ironia a quelli comici, come nel caso del suo ruolo nella commedia di Fabio de Luigi Tre di troppo” (2023).

Il suo percorso nella serialità televisiva, dopo l’esordio, è proseguito con le fiction “Il silenzio dell’acqua” (2019), “La compagnia del cigno” (2019), la serie pop ambientata negli anni ’80 e approdata su Amazon Prime “Bang Bang Baby” (2022), in cui tra le strade notturne di Milano da la caccia a una giovane fuorilegge.

La sua ultima apparizione nel mondo seriale c’è stata con “The Good Mothers” in cui interpreta Anna Colace, un rigoroso sostituto procuratore, come lei stessa ha definito il personaggio con l’accezione neutra, che fa da deus ex machina nell’intreccio di storie delle donne di ‘ndrangheta, mai raccontate così approfonditamente. Un grande progetto di valorizzazione del femminile con un cast di grandi attrici e Elisa Amoruso alla regia.

Barbara Chicchiarelli e il cinema d’autore

Barbara Chichiarelli

In “Favolacce” (2020) dei Fratelli D’Innocenzo e “Calcinculo” (2022) di Chiara Bellosi, diretta dai nuovi astri del cinema italiano, l’attrice romana risplende. In particolare nel primo caso, è protagonista di una scena in cui viene immersa in un surreale bagno di luce gialla, dove restituisce una tensione da brividi nel momento in cui il suo personaggio sta per giungere a una scoperta sconvolgente. Per questo suo ruolo dolente in “Favolacce” ha ricevuto la sua prima candidatura ai David Di Donatello.

In entrambe le pellicole restituisce una rappresentazione del materno fuori canone. Le sue sono madri distratte, assenti, fragili. In “Calcinculo” è la madre di Benedetta, adolescente in cerca della propria identità. È una casalinga frustata in cui si nasconde tanta tenerezza. Il suo prossimo progetto la vede coinvolta in una grande produzione internazionale. L’auspicio è quello di vederla protagonista, dopo i suoi numerosi ruoli secondari in cui è riuscita ogni volta a rubare la scena con la sua presenza magnetica.

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Eleonora Ceccarelli