Risultati NBA: LeBron fa volare i Lakers, i Kings interrompono la striscia di Boston. Melli protagonista

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Di Redazione Metropolitan

Tra la sera di domenica e la notte di lunedì sono andate in campo 12 squadre per il quarto NBA Sunday, che ha visto uscire vincitori Lakers, Sixers, Kings, Magic, Nuggets e Pelicans.

Atlanta Hawks – Los Angeles Lakers 101-122

Sua Maestà Lebron James trascina i suoi Lakers al loro quarto successo consecutivo e undicesimo stagionale. I Lakers diventano così la squadra con più vittorie di tutta la lega. Gli Atlanta Hawks invece collezionano la sesta sconfitta nelle ultime sette partite (la terza consecutiva). Una partita, quella di questa notte, totalmente a senso unico, già dai primi minuti di gioco. Troppo imprecisi gli Hawks, molto quadrati offensivamente e difensivamente i Lakers. Già nei primi cinque minuti Danny Green mette 3 triple e la squadra di Trae Young fatica a segnare. Complici le tante palle perse, ma anche la solidità difensiva della squadra di Vogel che nel quarto fa registrare 7 stoppate e 6 palle rubate.

Già al primo quarto il vantaggio massimo è di 25 punti. Nella seconda parte del quarto un parziale di 13-0 li porta a -12, ma nel secondo quarto rientra Lebron e cambia nuovamente la musica, con il Re che porta i Lakers a +28. A fine partita saranno 33 i punti di LBJ, che catturerà anche 7 rimbalzi e fornirà ben 12 assist, mettendo a segno anche 6 triple. Tutto questo sotto gli occhi attenti e deliziati di Kobe Bryant, presente con la figlia a bordo campo. Nel terzo quarto Atlanta prova a farsi di nuovo pericolosa, ma Rondo e gli altri panchinari riescono a tenerli ancora sotto. Trae Young tira bene, ma è troppo impreciso e poco lucido in alcune scelte. Per lui saranno 31 i punti ma sporcati da ben 8 palle perse. Qualche altra bomba Lakers sparata nel quarto periodo mettono il punto esclamativo su una vittoria schiacciante.

Lebron e Kobe - Lakers
LeBron e Kobe – Photo Credit: Getty Images

Boston Celtics – Sacramento Kings 99-100

Dopo un filotto da dieci vittorie consecutive i Boston Celtics inciampano a Sacramento, dove perdono 99-100 contro i Kings. Il match è subito in salita per gli uomini di Brad Stevens che si ritrovano alla fine del primo quarto sotto di 12 punti. Kemba e compagni reagiscono nei due quarti successivi, in cui mostrano perché sono una delle migliori difese della lega, recuperano il gap e superano i padroni di casa. L’ultimo quarto si gioca sul filo del rasoio, con le squadre che se la giocano punto a punto. Buddy Hield continua a martellare la difesa dei Celtics, i quali restano comunque a galla rispondendo ai giocatori in viola. A 53 secondi dalla sirena Walker serve a Theis la palla del 99-98.

40 secondo dopo, però, Smart commette fallo su Holmes che va in lunetta e mette entrambi i tiri. L’ultimo possesso è nelle mani di Kemba Walker che prova a penetrare ma, chiuso bene da Joseph, scarica a Smart; la guardia finta una tripla, entra nel pitturato e prova un floater che balla sul ferro e cade dalla parte sbagliata. Gli uomini di Walton firmano così, dopo la sconfitta con i Lakers, il quinto successo stagionale; i Celtics invece arrestano una corsa da 10 successi che comunque gli permettono di restare al vertice della Eastern Conference. Migliore della partita è sicuramente Buddy Hield che ne mette 35 (7 triple), conditi da 6 rimbalzi, 2 assist e 4 rubate.

Celtics - Kings
Photo Credit: Rich Pedroncelli / Associated Press

Philadelphia Sixers – Cleveland Cavaliers 114-95

Ottava vittoria senza troppe difficoltà per i Sixers, che passeggiano a Cleveland. La difesa dei Cavaliers non riesce ad arginare l’attacco degli avversari, guidati da un Tobias Harris ispiratissimo che finirà la partita con 27 punti (12-14 dal campo). Il dominio dei giocatori di Brown è chiaro già dal primo quarto, chiuso a +11 dalla squadra dell’Ohio. Sexton prova a dare una scossa ai suoi, ma anche lui è impreciso. Resta comunque il migliore dei Cavs (chiuderà con 17 punti), con Kevin Love che in tutta la partita segna 12 punti tentando appena 8 tiri. Il rookie Darius Garland continua a trovare difficoltà al suo esordio nella lega che conta ed è anche questa volta poco incisivo.

Dall’altro lato i 76ers oltre Harris hanno un buon Simmons, solido nel gioco in post, e un Joel Embiid che si vede poco ma che quando si vede è preciso. Buono anche l’apporto della panchina, con Korkmaz ed Ennis III che segnano rispettivamente 13 e 14 punti. Philadelphia è chiaramente superiore e infatti chiude il primo tempo 68-44, arrivando a toccare anche il +30 nel terzo quarto. Nel secondo tempo ai Sixers non resta che amministrare il vantaggio e controllare la partita, che finisce con un 114-95 e porta Philadelphia più in alto e Cleveland più in basso a est.

Philadelphia - Cleveland
Photo Credit: Getty Images

Washington Wizards – Orlando Magic 121-125

Grande vittoria per gli Orlando Magic davanti il pubblico di casa, dove battono degli Wizards alla loro quarta sconfitta nelle ultime 5 partite. La franchigia della capitale sprofonda sempre di più nella parte bassa della Eastern Conference. Per la squadra di Steve Clifford si tratta invece del terzo successo consecutivo, il sesto in questa stagione. A guidare i suoi ci pensa un Nikola Vucevic sontuoso da 30 punti, 17 rimbalzi e 6 assist. A dettare il ritmo del gioco nel primo tempo sono proprio i Magic, che con le triple di Fournier, Augustin e Fultz chiudono la prima frazione davanti di 9 punti. Nonostante i tentativi di Beal e Thomas, Gordon e compagni comandano anche il terzo quarto e arrivano addirittura al +18 all’inizio dell’ultimo quarto.

Ha qui però inizio una clamorosa rimonta da parte degli Wizards (spinti dalle triple di un Bertans ispiratissimo dall’arco) che in 8 minuti fanno un parziale di 31-17 e si portano a -4. A un minuto dalla fine Beal infila la quinta tripla della serata e porta la sua squadra a una sola lunghezza. Sarà però lo stesso Beal a perdere una palla sanguinosa su cui si scaglia Fultz che in contropiede schiaccia su Bertans e di fatto consegna la vittoria ai suoi. Ed è proprio Markelle Fultz la nota lieta della serata dei Magic. La prima scelta del 2017 con i 19 punti di questa notte ha fatto registrare il suo career-high. L’ex Sixers viene da 2 anni di purgatorio, ma quest’esperienza a Orlando – e questa partita ne è prova – gli sta dando nuova linfa.

Washington Wizards - Orlando Magic
Photo Credit: Reinhold Matay-USA TODAY Sports

Denver Nuggets – Memphis Grizzlies 131-114

Sesto successo nelle ultime sette partite per i Denver Nuggets, che battendo i Grizzlies consolidano il loro terzo posto nella Western Conference. Assoluto protagonista della partita Jamal Murray, con a referto 39 punti, con 4 rimbalzi, 8 assist e 3 rubate, e facendo registrare un 7-12 dall’arco. È però Memphis a iniziare col piede giusto la partita, finendo il primo quarto avanti di tre punti. Un vantaggio che mantengono però fino al settimo minuto del secondo quarto. Da quel momento fino alla fine del quarto i Nuggets fanno registrare un mega parziale di 34 punti a 7, andando negli spogliatoi con 23 punti di vantaggio.

Nel secondo tempo la squadra di Malone deve solo gestire il vantaggio e la partita. Nel terzo quarto ci pensano le triple del sopracitato Murray e i canestri di un Paul Millsap da 23 punti con 8-11 dal campo. Grazie ai due vengono superate anche le 30 lunghezze tra le squadre. Nell’ultimo quarto coach Malone concede minuti alla panchina che accompagna i Nuggets al successo. Non bastano a Memphis le buone prestazioni di un Jaren Jackson jr. da 22 punti e 5 triple e un buon Brandon Clark da 19 punti e 100% di percentuale dal campo. I Grizzlies interrompono così una striscia di tre vittorie consecutive, subendo l’ottava sconfitta stagionale.

Denver Nuggets - Memphis Grizzlies
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Golden State Warriors – New Orleans Pelicans 100-108

Orfana di Steph Curry, Klay Thompson e D’Angelo Russell, la squadra di Steve Kerr è quella con il peggior record della lega. Per gli Warriors quella di stanotte contro i New Orleans Pelicans è la sconfitta numero 12, nonché la settima consecutiva. Non basta un Eric Paschall da 30 punti per avere la meglio nello scontro tra le due peggiori squadre ad ovest. Dal canto suo, New Orleans dà vita a un’ottima prestazione corale: sono 6, infatti, i giocatori che stanotte hanno raggiunto la doppia cifra in maglia Pelicans. Tra questi non manca il nostro Nicolo Melli, autore di 16 punti, 5 rimbalzi e 3 assist, con uno splendido 5-7 da tre. Ottime prestazioni dall’arco anche da parte di JJ Reddick (26 punti) con 6 triple e del rookie Alexander-Walker (19 punti) con 5 triple.

Solamente 7 triple invece per tutti gli Warriors, i quali sono sempre stati in svantaggio. Una partita non per questo troppo squilibrata, almeno fino al primo tempo. Con l’inizio del terzo quarto i Pelicans provano ad attuare qualche tentativo di fuga, se non che gli Warriors si sono sempre dimostrati capaci di tornare in partita, sfruttando gli evidenti momenti di calo della squadra di Gentry. Durante il quarto quarto Holiday e compagni fanno registrare il +15 che gli Warriors non possono più recuperare. Golden State sprofonda così sempre di più in una situazione surreale, se si pensa che pochi mesi fa si stava giocando il titolo. Un periodo nero che i tifosi della Baia sperano finisca quanto prima.

Golden State - New Orleans - Lakers
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