Il basket italiano non vive solo sotto i riflettori della Serie A o nei palazzetti dell’Eurolega. Esiste un mondo più silenzioso ma altrettanto vibrante: quello della Serie B, dove ogni partita è un banco di prova, ogni allenamento un’opportunità, ogni giovane promessa una speranza per il futuro del movimento cestistico tricolore. Con 38 squadre divise in due gironi e una passione che attraversa l’intero Paese, la Serie B si conferma anche nella stagione 2024-2025 come il cuore pulsante del basket di provincia.
Per chi segue con attenzione il campionato – appassionati, addetti ai lavori, ma anche scommettitori informati – le sfide del weekend offrono spesso spunti interessanti. Non a caso, i pronostici basket di oggi guardano con crescente curiosità anche ai parquet della B, dove nulla è scontato e le sorprese sono all’ordine del giorno. Merito di un torneo equilibrato, tecnico e sempre più ricco di storie da raccontare.
Le stelle del presente: tra fuoriclasse e certezze di categoria
Tra le piazze che si sono messe in luce in questa stagione c’è senza dubbio Pallacanestro Roseto, formazione storica che punta al ritorno nei piani alti del basket italiano. Roseto ha chiuso la regular season con il miglior record del girone B, trascinata da un gruppo solido e dalla classe di Giordano Durante, classe 2005, eletto miglior giovane rivelazione della recente Coppa Italia. Playmaker moderno, visione di gioco avanzata e grande freddezza nei finali: qualità rare che lo pongono tra i nomi da tenere d’occhio.
Ma il campionato è ricco di altri protagonisti. A San Vendemiano brilla la stella di Kristaps Gluditis, guardia lettone da 19,6 punti di media, diventato leader tecnico e carismatico di una squadra organizzata e ambiziosa. Al suo fianco, Andrea Quinti, ala piccola con numeri importanti e una costanza di rendimento che ha attirato l’attenzione degli osservatori della Serie A2. In un torneo dove l’esperienza può fare la differenza, Gluditis e Quinti rappresentano l’anello di congiunzione tra maturità e talento.
Il vivaio italiano: giovani promesse in rampa di lancio
Sul fronte giovani italiani, la Serie B continua a rivelarsi un trampolino efficace. Leonardo Okeke ne è l’esempio perfetto: dal debutto in C Gold è salito alla ribalta nazionale con stagioni brillanti in A2 e un recente passaggio a Derthona. Il lungo classe 2003 ha saputo coniugare fisicità e lettura del gioco, guadagnandosi il titolo di miglior Under-21 in A2. Non meno interessante il percorso di Mattia Palumbo, play/guardia passato da Stella Azzurra alla Serie A, e oggi pronto a una nuova avventura con Rieti dopo stagioni convincenti a Cento e Verona.
Anche le società stanno cambiando pelle. Se Montecatini e Legnano Knights investono da tempo sul vivaio, ora anche realtà del Sud come Ruvo di Puglia o Reggio Calabria stanno rafforzando i propri progetti tecnici. In molti casi, le prime squadre diventano il naturale sbocco di percorsi formativi locali, garantendo continuità e identità. Una direzione virtuosa che punta a costruire radici profonde e a lungo termine.
Sul piano tattico, la Serie B si dimostra sempre più moderna. Le difese aggressive e i sistemi “small ball” dominano, mentre il tiro da tre punti diventa arma centrale anche in categorie inferiori. Gli allenatori, molti dei quali giovani e aggiornati, propongono basket dinamico, basato sul ritmo e sulla versatilità dei giocatori. Un laboratorio ideale per sperimentare e innovare.
Sguardo al futuro: progetti, scouting e ambizioni
L’edizione 2025 della Coppa Italia Serie B, disputata al PalaDozza di Bologna, ha rappresentato un punto di svolta in termini di visibilità. Pubblico caloroso, partite combattute e giovani in vetrina hanno dimostrato quanto potenziale possa esprimere il campionato, anche sotto il profilo mediatico. Non a caso, le Final Four sono seguite con attenzione anche da club di categoria superiore e scout internazionali.
Uno sguardo al futuro conferma che la stagione 2025-2026 sarà altrettanto ricca. Il format a 38 squadre è confermato, con gironi che promettono nuovi equilibri e rivalità accese. La Federazione valuta l’introduzione di una fase “Elite” intermedia, che premi le squadre più forti e renda ancora più entusiasmante la corsa ai playoff. Una novità che potrebbe avvicinare ulteriormente la B alla struttura della A2.
A fare da traino resta la qualità dei giovani. Simone Bertini (2006), firmato da Montecatini, o Federico Natale, lungo promettente a Chiusi, sono solo alcuni dei profili under-19 che avranno spazio nel prossimo campionato. Le società stanno imparando a credere nei ragazzi del proprio vivaio, inserendoli nei meccanismi di prima squadra e dando loro responsabilità reali. Un passo fondamentale per la sostenibilità tecnica ed economica del movimento.
Nel frattempo, cresce l’interesse degli scout europei, attratti dalla combinazione di intensità, tecnica e prospettiva offerta dalla Serie B italiana. Il caso di Momo Faye, emerso a Reggiana e protagonista in Champions League, è emblematico. Il giovane senegalese ha dichiarato che l’esperienza nei campionati italiani gli ha dato “struttura, disciplina e comprensione del gioco come in nessun altro contesto”.
In conclusione, la Serie B si conferma come fucina di basket vero, fatto di lavoro quotidiano, sacrifici, passione e visione. Un campionato che offre storie, emozioni e – perché no – futuro. Non è un caso se da questi campi partono le nuove leve della Nazionale, le future stelle della Serie A e i protagonisti delle prossime stagioni.
Mentre i riflettori mediatici si concentrano spesso su categorie più alte, è tra i palazzetti della B che si costruisce il domani del basket italiano. E vale la pena esserci, anche solo per vedere nascere – sotto gli occhi di chi sa guardare – il prossimo grande talento del nostro sport.





