Sicuramente il regista australiano Baz Luhrmann non è particolarmente prolifico, ma con pochissimi film fatti di storie di altri tempi riletti in chiave contemporanea, ha saputo lasciare un segno nel cinema dei nostri giorni.

Il primo film di Baz Luhrmann: Ballroom: gara di ballo

Romeo + Juliet- Photo Credits: web
Romeo + Juliet- Photo Credits: web

Baz Luhrmann dopo aver tentato una carriera nel teatro sia come regista sia come attore decide negli anni ’90 di dedicarsi al cinema, e debutta sul grande schermo col musical Ballroom: gara di ballo, un adattamento nato originariamente quando ancora Luhrman era nel teatro. Ovviamente il mondo del teatro, della danza, delle grandi feste e dello spettacolo in generale, fanno parte di uno dei tratti distintivi delle opere di Luhrmann, che lo caratterizzano fin dal suo primo film per poi diventare una costante in quelli successivi.

Romeo + Juliette, la rivisitazione di un grande classico

Leonardo Di Caprio non aveva ancora recitato in Titanic, la sua fama non era ancora quella di adesso, ma lo sarebbe diventata in seguito anche grazie a questo film. Luhrmann riscopre in chiave post-moderna uno dei classici del teatro e della letteratura mondiale. Numerosi sono gli adattamenti Romeo e Giuletta di Sheakespeare per il cinema, ma forse Luhrmann è quello che ha osato di più, trasportando il tutto in una immaginaria quanto profano per i puristi, Verona Beach, le spade sono sostituite dai coltelli e il veleno dalle droghe.

Moulin Rouge, o La traviata moderna

Di nuovo un adattamento tra passato e presente, in una Parigi bohemien, con musiche dei giorni nostri. Nicole Kidman è la protagonista di uno dei film più iconici e amati di Luhrmann, ovvero Moulin Rouge. Ma soprattutto questo film non è solo un ritorno al musical per il regista australiano, ma anche per il resto del mondo, in quanto grazie a questo film venne ripreso un genere fino ad allora accantonato.

Moulin Rouge ovviamente è anche uno dei film più spettacolari per quanto riguarda la scenografia, l’uso dei colori, principalmente colori caldi, in particolare del rosso, tutto mischiato con un certo surrealismo, perfetti per l’epoca in cui il film viene ambientato. La storia anche questa volta riprende la trama della Traviata di Giuseppe Verdi. Anche questa volta una rilettura post-moderna di una grandissima opera del teatro-musicale.

Australia, Il grande Gatsby e nuovi progetti

Sette anni dopo il successo di Moulin Rouge, vincitore tra l’altro di 2 premi Oscar, Luhrmann ritorna e questa volta omaggia la sua terra con il film Australia, di nuovo con Nicole Kidman e insieme ad un australiano di eccezione: Hugh Jackman. Il film è stato un successo al botteghino, ma non di sicuro di critica e si presenta come un vero e proprio colossal di 2 ore e 40 minuti, sull’Australia durante il periodo delle Generazioni rubate.

L’ultimo lavoro di Lhurmann è invece un altro grande capolavoro della letteratura americana: “Il grande gatsby” di Francis Scott Fritzgerald. Ovviamente l’atmosfera e l’ambiente è ancor quello che il regista ama: le feste, lo sfarzo, la sontuosità, nei costumi così come nella scenografia, tutto diventa un vero e proprio spettacolo di varietà nei film del regista, che ancora una volta si avvale di un attore che già conosce bene: Leonardo Di Caprio.

Infine è del 2022 il biopic sul del re del Rock N’Roll Elvis Presley. Un film che certamente ha creato molte aspettative, non solo per la scelta dell’attore Austin Butler, ma anche per le scelte registiche sempre più al limite con il “visionario”.

Elena Belli

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