Mai nessuno al mondo fu in grado di riscuotere un successo come il loro, i Beatles sono rimasti nella storia per aver rivoluzionato la musica. La loro fama fu talmente immensa da avere un nome tutto suo, la beatlemania, e per questo motivo la stampa li ribattezzò come i Fab Four, i fantastici quattro. Come spesso accade nel panorama musicale però, all’interno delle band ad un certo punto l’armonia cessa di esistere. I Beatles non furono da meno, e fu così che il 10 aprile 1970 Paul McCartney ne annunciò lo scioglimento.

Le speculazioni sulla fine dei Beatles

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Si è a lungo discusso, e si continua tuttora a discutere, su quali siano le cause che abbiano portato i Beatles allo scioglimento. Quando questa tematica salta fuori c’è un nome in particolare che risuona più forte degli altri: quello di Yoko Ono, celebre moglie di John Lennon. Alla donna viene spesso attribuita la colpa della fine della leggendaria band, ma è davvero così? Un dato è certo: non può esser stato per via di una sola persona che il più grande fenomeno musicale di tutti i tempi abbia cessato di esistere. Le speculazioni sul caso furono molte: ci fu chi diede la colpa alla droga, chi alle mogli, chi al rapporto tra i membri della band.

La teoria più plausibile però sembra essere quella che vide crescere la tensione all’interno del gruppo dopo l’assunzione di Allan Klein, chiamato a sostituire il loro storico manager Brian Epstein. Paul avrebbe preferito che a gestire gli affari della band fosse Lee Eastman, padre di sua moglie Linda. Gli altri componenti invece non erano d’accordo con questa sua pretesa, e ciò portò a non pochi conflitti. Ovviamente alla questione si aggiunsero ulteriori problemi e, nonostante nessuno dei quattro volesse davvero mettere fine ai Beatles, era chiaro per tutti che la band non avrebbe avuto un futuro.

Lo scioglimento

Il comunicato stampa emesso dal Daily Mirror il 10 aprile 1970 parlava chiaro: “Paul is quitting the Beatles”, i Beatles si erano sciolti. Fu il bassista infatti a prendere la decisione definitiva, quella che tanto si era discussa tra i membri della band e che nessuno aveva avuto il coraggio di affrontare. Il 31 dicembre dello stesso anno il gruppo si sciolse legalmente.

Non ho lasciato i Beatles, i Beatles hanno lasciato i Beatles

Paul McCartney, all’annuncio del suo album da solista

A coronare la fine di questo importantissimo capitolo per la storia della musica ci fu un album: Let It Be. Il disco simboleggia in un certo senso quello che erano stati i Beatles: un qualcosa di enorme, esplosivo e rivoluzionario, che però ormai faticava ad andare avanti e non c’era altra scelta, bisognava lasciarlo andare. Tuttora il gruppo viene ricordato come il più emblematico di sempre, e a distanza di 52 anni dalla loro rottura non c’è ancora stato nessuno in grado di eguagliarlo.

Ludovica Nolfi

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