Beirut, il ministro della Salute libanese chiede di lasciare la città

Beirut, fonte youtube.com

Non c’è pace a Beirut dopo le due gravi esplosioni di ieri. Il bilancio provvisorio è di almeno 100 morti e 4000 feriti. Il ministro della Salute libanese Hasan chiede a chi può di lasciare la città a causa dell’aria tossica dovuta ai gas sprigionatisi dopo le esplosioni. Nel frattempo restano centinaia di dispersi sotto le macerie del porto mentre nella capitale libanese è emergenza sanitaria

A Beirut due gravi esplosioni hanno distrutto la città
L’esplosione di Beirut, fonte youtube.com

Beirut, l’appello del ministro della Salute libanese


Chiunque può deve lasciare Beirut. Questo è quanto chiede attraverso i media i locali il ministro della Salute libanese Hamad Hasan dopo le due gravi esplosioni che hanno devastato Beirut. Questo perché dalle deflagrazioni sarebbero stati sprigionati materiali pericolosi che avrebbero reso l’aria tossica. In particolare il pericolo maggiore sarebbe il nitrato d’ammonio che era in un magazzino del porto dopo essere stato sequestrato da una nave mercantile nel 2014. A farlo sapere è il ministro degli Interni libanese Mohammed Fahmi mentre ancora sono ignote le cause delle due esplosioni. Nel frattempo il bilancio provvisorio è di 100 morti e 4000 feriti ma centinaia sarebbero i dispersi sotto le macerie secondo i media locali.

I video girati dai cittadini dell’esplosione di Beirut

L’emergenza sanitaria in città


A causa delle due esplosioni al porto sono andati distrutti almeno tre ospedali di Beirut mentre due sarebbero quelli gravemente danneggiati. Questo insieme al gran numero di feriti ha fatto scoppiare in città una vera e propria emergenza sanitaria. Immediati i soccorsi da parte della Francia. Macron ha annunciato l’arrivo di un distaccamento di sicurezza civile e tonnellate di materiale sanitario. Oltre a questo, fa sapere il presidente francese, “medici di emergenza raggiungeranno inoltre Beirut il prima possibile per rafforzare gli ospedali. La Francia è già impegnata”. Nel frattempo continua la corsa contro il tempo per salvare più persone possibili mentre il numero delle vittime di questo terribile disastro inizia inesorabilmente a salire .