Bernardo Lanzetti, “I Sing the Voice Impossible” arriva in streaming

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Di Redazione Metropolitan

Bernardo Lanzetti, il Peter Gabriel italiano – come fu definito negli anni Settanta – ripropone in streaming il suo celebre album “I Sing the Voice Impossible“. Il cantante ex-frontman degli Acqua Fragile e della Premiata Forneria Marconi, sotto l’etichetta Collezione Musica/SnV-Italia, renderà disponibile il suo disco solista più famoso per le maggiori piattaforme digitali: Spotify, iTunes ed Amazon. Il disco è online dal 22 maggio. Per i neofiti, l’album era già uscito nel 1998.

Il Peter Gabriel italiano

Fu ribattezzato così il nostro Bernardo Lanzetti negli anni Settanta. Allora, come leader degli Acqua Fragile, si distinse per il suo peculiare timbro che ricordava il frontman dei Genesis. Nondimeno, avendo un retaggio culturale tale da permettergli un’ottima pronuncia dell’inglese, quando fu assunto dalla Premiata Forneria Marconi nel 1975, garantì alla band meneghina quel successo internazionale che il gruppo aveva già tentato con i precedenti due album in inglese. Uscito dal gruppo, intraprese un’interessante carriera solista improntata soprattutto sulla sua inconfondibile timbrica.

Il disco

Come altri cantanti della stagione del Prog italiano, Bernardo Lanzetti è stato indubbiamente uno studioso della voce intesa come strumento vero e proprio. L’album che oggi è ripubblicato, “I Sing the Voice Impossible”, infatti, è forse il coronamento di anni e anni di ricerche portate avanti dal Nostro. Ogni singola traccia è stata scritta di suo pugno – fatta eccezione per “Come Again” di cui parleremo tra qualche riga -, laddove, invece, il co-produttore Dario Mazzoli si è occupato degli arrangiamenti.

La citata “Come Again”, invece, è un rifacimento di una ballata popolare scritta dal trovatore inglese John Dowland alla fine del XVI Secolo. Di essa, infatti, esiste anche una versione interpretata da Sting ben otto anni dopo. Lo stesso titolo dell’album, sempre in salsa letteraria, si rifà a una poesia di Walt Whitman, impreziosendone ancor di più il valore artistico.

Bernardo Lanzetti inventore

In ultimo, non si può fare a meno di parlare del “Glovox“: un guanto munito di sensori che capta le vibrazioni delle corde vocali. Sebbene possa sembrare curioso che un cantautore si sia prodigato nell’inventare un device di tale portata, ciò non dovrebbe stupirci: a corollario della sua continua ricerca, a dirla tutta, Bernardo Lanzetti si è sempre prodigato nel ricercare il modo perfetto di unire l’elettronica alla voce. Il “Glovox”, in tal senso, rappresenta l’apice dello studio di Lanzetti, il quale, tramite il suddetto “guanto”, ha reso possibile ai cantanti suonare un sintetizzatore attraverso la propria voce. Un’innovazione che ha permesso al Nostro di avere un completo controllo sulla sua musica.

Bernardo Lanzetti
Photo credit: WEB

Per questa e per tante altre ragioni, riteniamo che “I Sing the Voice Impossible“, in versione riveduta e corretta, meriti un nuovo ascolto, il quale possa premiare la continua ricerca e la voglia di progresso dell’artista. Un disco imprescindibile già nel 1998 e ancor di più oggi.

MANUEL DI MAGGIO

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