Il cielo è sempre più blu sparano gli altoparlanti del Martin Carpena. Ed è proprio così, perché la vittoria di Jannik Sinner su Tallonn Griekspoor 7-6(2) 6-2 consegna nelle mani dell’Italia il successo in finale sull’Olanda che vale la seconda Coppa Davis consecutiva.

Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Berrettini, Simone Bolelli e Andrea Vavassori (con Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli, protagonisti nei gironi a Bologna) sono gli eroi del terzo titolo italiano in Coppa Davis dopo quelli del 1976 e del 2023.

Questa è la Davis di Matteo Berrettini, che con il suo percorso netto in azzurro da Bologna a Malaga torna protagonista e può sognare in grande per la prossima stagione. È la Davis di Jannik Sinner che dai quei tre match point annullati lo scorso anno in semifinale a Novak Djokovic, è partito per un viaggio da sogno che l’ha portato al numero 1. È la Coppa del capitano Volandri, abile a fare le scelte giuste e talvolta dolorose, come lasciare in panchina la coppia Bolelli-Vavassori e Lorenzo Musetti. È la coppa di Arnaldi, Cobolli e Sonego, preziosi tra Malaga 2023 e Bologna 2024, nel portare l’Italia alle Finals. Ma è anche e soprattutto la Davis della gente, arrivata in massa a Malaga da tutta Italia, di quella che non si perde una partita e di quella che porta i figli al corso di tennis “perché da grande voglio diventare come Sinner”. 

La Nazionale di Filippo Volandri ha dominato in lungo e in largo la settimana della fase finale di Coppa Davis grazie al tandem formato da Jannik Sinner e Matteo Berrettini. L’altoatesino ha vinto i singolari contro Baez, De Minaur e Griekspoor, il romano i suoi contro Kokkinakis e Van de Zandschulp. Insieme hanno tenuto vivo il sogno al doppio decisivo dei quarti contro l’Argentina, il turning point del percorso degli azzurri, sprigionando energia e passione che hanno trascinato i tifosi presenti a Malaga e a casa.

In finale dopo la schiacciante vittoria di Berrettini contro Van de Zandschulp, Sinner ha conquistato il sesto confronto diretto su sei contro la migliore versione di Griekspoor: l’olandese ha trascinato il primo set al tiebraek, territorio di pertinenza altoatesina in questo 2024: 7-2 il risultato che ha chiuso il primo parziale. Nel secondo il n° 40 del mondo è rimasto aggrappato al match per cinque game, recuperando anche un break, ma poi lo strapotere di Jannik ha preso il sopravvento. L’allievo di Vagnozzi e Cahill ha chiuso i conti dopo un’ora e mezza, al quarto match point.