“Biancaneve e i sette nani”, il pionierismo da Oscar dei cartoni animati

Foto dell'autore

Di Stefano Delle Cave

Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Abbiamo deciso di dedicare le prossime cinque puntate in occasione del Natale al mondo dei cartoni animati da Oscar. Per iniziare il nostro viaggio non potevamo non scegliere un particolare classico Disney. Un film d’animazione che ha segnato la storia dei cartoni animati facendo diventare Walt Disney un pioniere del genere. Stiamo parlando di “Biancaneve e i sette nani”.

Biancaneve e i sette nani, un capolavoro dell’animazione

Tutti conoscono ed hanno vista almeno una volta nella vita un grande classico Disney come “Biancaneve e i sette nani”. Pochi conoscono il lavoro, il sacrificio e l’enorme apparato di persone utilizzato per realizzare quello che è un capolavoro dell’animazione. Per la realizzazione di questo cartone animato servirono ben 1601 persone di cui 32 animatori che applicarono tecniche allora innovative. Modalità che divennero la base per i futuri cartoon. In questo film furono usate innovazione come la possiblità d’introdurre figure umane con o senza rotoscopio( un sorata di live action dell’epoca) e i piani multipli.

L’innovativa tecnica di animazione che aveva consentito l’arrivo per la prima di un film completamente animato sul grande schermo ben si sposò ad una perfetto sistema narrativo. Una struttura divisa tra momenti onirici, avventura, romanticismo e gag comiche in perfetto stile Disney. Il costo di questa incredibile operazione fu di un milione e mezzo di euro. Qualcosa che comportò enormi rischi tanto che Walt Disney dovette ipotecare la sua stessa casa.

Una celebre scena di Biancaneve e i sette nani

La vittoria dell’animazione

La risposta del pubblico fu incredibile tanche Disney incassò 6,5 milioni di dollari in tutto il mondo. Nel 1939 questo film aveva un vero e proprio record perso solo con “Via col Vento”. “Bianca neve e i sette nani” ebbe anche un notevole successo di critica tanto che Walt Disney nello stesso anno ricevette un Oscar onorario. Un Oscar per una “significativa innovazione che ha affascinato milioni di persone, dando il via ad una nuova forma di arte nel campo dell’intrattenimento”. Un premio che ha fatto di “Biancaneve e i setti anni” un cult senza tempo rilanciato nella sale cinematografiche ben 9 volte nel corso degli anni dalla Disney.

Un risultato quasi in atteso perfino dalla stessa moglie di Disney che credeva che nessuno avrei mai pagato per vedere una cosa simile. Un risultato quasi non voluto da chi invece contestò questo cartone. Arrivarono infatti numerose critiche la scelta di caratterizzare in maniera fortemente negativa il personaggio della strega. Una scelta presa da Disney per far arrivare il suo messaggio sull’importanza di scegliere il bene. Quindi il male doveva essere per questo descritto in modo terribile. Ciò tuttavia non comportò la buona riuscita di un film definito da Sergej Ėjzenštejn il più grande mai realizzato.