Ricordate la dolce fanciulla indifesa, perseguitata dalla Strega Cattiva, e aiutata dai sette nani? Bene, il regista inglese Rupert Sanders ha “rivisitato” la fiaba a modo suo, dando vita ad un kolossal fantasy, prodotto da Joe Roth (già producer di “Alice in Wonderland”) e Sam Mercer (“Il sesto senso“). “Biancaneve e il Cacciatore” dal titolo originale “Snow White & the Huntsman”, vede nel cast come protagonista l’amatissima Kristen Stewart, Bella della saga multimilionaria “Twilight“, il mitico Chris Hemsworth, “Thor” e la Strega Cattiva, chiamata Ravenna che nella rielaborazione di Sanders ha il volto della stupenda Charlize Theron, in un ruolo spaventosamente affascinante.
Tra fiaba e fantasy dalle atmosfere dark, la Biancaneve di Sanders si trasforma in una guerriera, che ottiene il suo riscatto a colpi di spada. Altro che principi azzurri, qua gli aiutanti sono i “perdenti”, sette nani ladruncoli e un cacciatore; e il nemico è tanto crudele quanto grande è la sua ferita interiore.
Biancaneve: da fanciulla indifesa a guerriera
La Regina Ravenna (Charlize Theron), crudele e tirannica governatrice del regno di Tabor, è ossessionata dalla propria bellezza e la mantiene inalterata negli anni grazie alla linfa vitale di giovani fanciulle fatte catturare nel suo regno. Ogni giorno Ravenna interroga il suo Specchio Magico per avere conferma del suo fascino, ma quando questi la avverte che la sua figliastra Biancaneve la supera in bellezza, la Regina non accetta l’affronto e ordina al cacciatore Eric (Chris Hemsworth) di ucciderla e portarle il suo cuore. Eric, commosso dall’innocenza della giovane, non esegue il suo compito, decide di lasciarla libera nella foresta e diventare il suo mentore. Il cacciatore insegna così a Biancaneve le arti della guerra e del combattimento per distruggere il regno della perfida Ravenna, che non resterà di certo a guardare.
L’unico vero potere è la bellezza
Quando lo Specchio Magico svela alla regina che l’unico modo per diventare eterna, senza dover più ricorrere all’assassinio di giovani ragazze a cui risucchiare l’essenza vitale, è nutrirsi del cuore di Biancaneve, Ravenna mette in moto tutti i suoi potenti mezzi, fisici e magici, per portare a termine il suo piano. “Biancaneve e il Cacciatore“, già dal titolo, si propone come un punto di vista del tutto nuovo della classica storia della principessa dalla pelle candida. La più bella del reame viene edulcorata dei suoi abituali pizzi e merletti e posta davanti alla difficile scelta di combattere per salvare il suo regno e la sua stessa vita. Eppure, nonostante lei sia il personaggio che ha subito più evoluzioni, sempre al centro della narrazione, le luci della pellicola sono sempre tutte puntate su qualcun altro.
La Ravenna interpretata da Charlize Theron non è soltanto eterea e spietata, malvagia e sibilante, ma anche motivata e profondamente sfaccettata. Figlia di una strega, Ravenna ha lentamente trovato la sua strada verso il male. Rapita da un malvagio maestro quando era bambina, l’unico potere che impara a esercitare è la sua strabiliante bellezza.
Ravenna: “The Evil Queen”
“Gli uomini usano le donne, poi le danno in pasto ai cani” sussurra la Regina Ravenna durante la notte di nozze, prima di trafiggere lo sposo con un pugnale. Sconosciuta, profuga, prigioniera, perseguitata, straniera dai poteri arcani e dal passato complesso e inconoscibile, Ravenna mette in atto parte di quella forza che vuole costantemente il Male e opera costantemente il Bene. Bene inteso come consapevolezza dell’imperfezione e della morte nascoste dietro l’apparente splendore del creato.
Ordine difeso da Biancaneve, assumendo i simboli più appariscenti: l’armatura, la guerra, dal mistero al sortilegio, alla voce, alle ragioni e rappresentazioni femminili. Per questo alla fine avrà la meglio il solito, vecchio mondo. Biancaneve, circondata dai sorrisi compiaciuti dei molti uomini della storia, sussurrerà inespressiva alla regina morente “non puoi avere il mio cuore“. Per gran parte della pellicola si ha la sensazione di assistere alla costruzione di un grande puzzle di altri celebri film fantasy, nel quale molti dei pezzi portanti appartengono ad altre storie, già raccontate ma con una novità: la Biancaneve del terzo millennio mostra un po’ di quella forza tradizionalmente femminile nel tentare di capire la strega e, infine, nel salvarla da se stessa.
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Giuliana Aglio