XVIII Biennale Donna, attraversare l’immagine

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Di Redazione Metropolitan

Biennale Donna, Carla Cerati, Morire di classe, 1968, Stampa su carta baritata, cm 50 x 40 - Photo credits: © Carla Cerati courtesy Elena Ceratti
Carla Cerati, Morire di classe, 1968, Stampa su carta baritata, cm 50 x 40 – Photo credits: © Carla Cerati courtesy Elena Ceratti

Dal 20 settembre al 22 novembre 2020 la Palazzina Marfisa d’Este a Ferrara ospita la XVIII edizione della Biennale Donna con la mostra “Attraversare l’immagine. Donne e fotografia tra gli anni ‘50 e gli anni ‘80”. Il progetto, a cura di Angela Madesani, si inserisce nella riflessione che l’UDI – Unione Donne in Italia, dedica alla creatività femminile in tutte le sue forme e linguaggi sin dal 1984.

“Attraversare l’immagineindagherà il mondo della fotografia al femminile, mettendone in luce i filoni di ricerca più originali. In mostra le opere di 13 fotografe: Paola Agosti, Diane Arbus, Letizia Battaglia, Giovanna Borgese, Lisetta Carmi, Carla Cerati, Françoise Demulder, Mari Mahr, Lori Sammartino, Chiara Samugheo, Leena Saraste, Francesca Woodman e Petra Wunderlich.

Biennale Donna, Lori Sammartino, Roma, c. 1960, Stampa contemporanea, cm 34 x 44 Photo credits: Courtesy Daniele Petizio
Lori Sammartino, Roma, c. 1960, Stampa contemporanea, cm 34 x 44 – Photo credits: Courtesy Daniele Petizio

Biennale donna, i decenni della rivoluzione

Numerose sono state, soprattutto negli ultimi anni, le rassegne dedicate alla fotografia delle donne. “Attraversare l’immagine si concentra soprattutto sulle fotografe attive negli decenni dell’impegno politico e sociale, un periodo caratterizzato da grandi mutamenti di cui le donne sono state protagoniste.

A partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, vengono affrontate le indagini che hanno segnato l’avvio delle lotte per un cambiamento radicale della cultura e della società, per il raggiungimento di libertà individuali e di conquiste democratiche. Poi gli anni Settanta con l’estremizzazione del rapporto tra politica e cultura. In fine gli anni Ottanta con le grandi battaglie condotte per i diritti civili e per l’emancipazione delle classi sociali.

Biennale Donna, Leena Saraste, Rashidieh, febbraio 1983, Stampa ai sali d’argento, cm 30 x 40 - Photo credits: Courtesy Leena Saraste
Leena Saraste, Rashidieh, febbraio 1983, Stampa ai sali d’argento, cm 30 x 40 – Photo credits: Courtesy Leena Saraste

La fotografia al femminile

Dal fotogiornalismo agli scatti di moda, le fotografe hanno saputo registrare i cambiamenti, concentrando il proprio sguardo su temi scottanti connessi tanto al sociale quanto al patrimonio antropologico e alla sfera psicologica. La Biennale Donna ha voluto così dedicare l’edizione 2020 al prezioso supporto della pellicola, proponendo una lettura della società tutta al femminile.

La mostra è organizzata dal Comitato Biennale Donna dell’UDI e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, Arte e Turismo. È realizzata grazie al sostegno di Assicoop, Coop Alleanza 3.0 e Copma. Inoltre ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.

di Flavia Sciortino

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