Black History Month: febbraio, il mese dedicato alla commemorazione della cultura afroamericana. Nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, di seguito, cinque letture imprescindibili per far conoscere ai ragazzi la storia, il retaggio e la diaspora delle popolazioni provenienti dal continente africano.

Black History Month: mantenere viva la memoria della cultura africana

Una ricorrenza importante in cui si commemora l’importanza storica della diaspora africana. L’origine del Black History Month si deve a Carter Woodson, nel 1926: storico, giornalista e fondatore dell’Associazione della Storia Afroamericana. Carter Woodson, successivamente, fu uno dei primi ad analizzare e studiare il retaggio culturale della storia afroamericana, le origini e la susseguente diaspora. Fu solo negli anni ’70, però, che la commemorazione del Black History Month si diffuse: il governo statunitense la riconoscerà ufficialmente nel 1976. L’auspicio di tale rievocazione era, principalmente, quello di far conoscere la storia del popolo africano; ma anche che, il suo retaggio, le migrazioni, la schiavitù e le umiliazioni che il popolo subì nel corso degli anni non cadessero in oblio. Mantenere viva la memoria di un popolo nella memoria delle altre popolazioni: questo l’obiettivo. Di seguito, cinque letture imprescindibili affinché, anche il mondo infantile e adolescenziale, si accosti e conosca il poliedrico bagaglio culturale africano.

Le mie fiabe africane di Nelson Mandela

Impossibile non citare Le mie fiabe africane di Nelson Mandela per commemorare il Black History Month. Un’antologia in cui pullula l’eclettico universo africano: un mondo variegato, popolato da uomini e animali narrato attraverso minuziose descrizioni fatte di colori sgargianti, sole accecante, sensazioni aride ma vivide in cui immergersi. L’auspicio di Mandela era proprio divulgare la cultura africana, gli usi e le tradizioni di questo magico popolo. Il libro è una raccolta di trenta fiabe le cui origini appartengono interamente all’Africa; dapprima tramandate oralmente e diffuse dai cantastorie. Nelson Mandela le raccoglie in un’antologia con l’obiettivo di rendere noto il fascino delle consuetudini, le usanze e le tradizioni dell’Africa intera.

Il colore viola di Alice Walker

Un romanzo, a tratti, epistolare in cui si narrano le vicissitudini di una donna afroamericana residente nel sud degli Stati Uniti. Ambientato durante la prima metà del ventesimo secolo, la protagonista della trama scrive delle lettere per sfuggire a un dolore che la dilania. A quattordici anni subisce delle violenze da parte del padre; da quelle violenze, nascono due bambini che, però, le saranno strappati. Sposa successivamente un uomo che la tratta come una serva e senza rispetto. Le prime lettere sono rivolte a Dio, in modo accorato; di seguito alla sorella, da cui era stata separata anni prima, e che credeva sparita nel nulla. L’opera della Walker vinse il premio Pulitzer per la narrativa nel 1983.

Black History Month - Photo Credits: ml.usembassy.gov
Black History Month – Photo Credits: ml.usembassy.gov

La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe

Probabilmente il romanzo abolizionista per eccellenza e che, proprio per questo, non poteva mancare nell’elenco dei libri dedicati al Black History Month. Pubblicato nel 1852 dopo la promulgazione di un atto legislativo datato 1850: la Legge degli Schiavi Fuggitivi. Tale norma, affermava il dovere di denunciare gli schiavi fuggiti dalle piantagioni e l’immediata restituzione ai proprietari. Protagonista è lo zio Tom, attorno a cui si intrecciano ulteriori storie e personaggi. Il libro è il racconto della situazione storica dovuta alla schiavitù: le sofferenze e il dolore commesso ai danni di milioni di persone di colore. Il romanzo dipinge la crudele realtà della condizione degli schiavi, affermando che solo l’amore cristiano detiene la salvezza, evitando la riduzione in schiavitù di ulteriori esseri umani. L’opera sensibilizzò l’opinione pubblica tanto da portare alla definitiva abolizione degli schiavi negli Stati Uniti.

Il buio oltre la siepe di Harper Lee

Uno dei classici sulla cultura africana, imprescindibile da ricordare durante il Black History Month. E’ la storia di un’accusa ingiusta, basata sui pregiudizi dovuti al colore della pelle e a una presunta superiorità di chi, per casualità, nasce con la pelle bianca. La trama è in parte ispirata al caso degli Scottsboro Boys: nove adolescenti afroamericani accusati in Alabama di uno stupro mai avvenuto nel 1931. Il buio oltre la siepe è la storia di un uomo di colore accusato, ingiustamente, di violenza senza prove che attestino la sua colpevolezza. Nessuno ha intenzione di far chiarezza sulla verità né di provare la sua innocenza; a rendere più grave la vicenda sono due giovani fratelli bianchi, testimoni di questo efferato crimine.

Black History Month: 12 anni schiavo di Solomon Northup

L’ultima opera in analisi per l’elenco sulle letture dedicata al Black History Month, è un libro autobiografico pubblicato nel 1853. Solomon Northup è un giovane americano di colore che vive liberamente. E’ il 1841 quando viene rapito a Washington. Solomon sarà imprigionato come schiavo per dodici lunghi anni. Solo nel 1853 riuscirà a liberarsi. Con Abraham Lincoln al potere, nel 1860, avrà inizio una rivolta da parte dello stesso contro la schiavitù dei neri. Nel 1861, appena un anno dopo, scoppierà la Guerra di Secessione tra Nord e Sud; solo nel 1865, alla fine del conflitto, la schiavitù sarà abolita. Solomon, finalmente, tornerà ad essere per sempre un uomo libero.

Stella Grillo

Foto in copertina: Black history month – Photo Credits:harrisburgmagazine.com