Blackout Tuesday, il giorno della condanna del razzismo

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Di Redazione Metropolitan

Il Blackout Tuesday è un evento proposto dal movimento Black Lives Matter in segno di protesta contro il razzismo

In seguito all’uccisione di George Floyd, il movimento Black Lives Matter ha proposto di postare immagini nere sui social. Così è nato il Blackout Tuesday

Quest’anno in Italia il 2 giugno sarà un giorno particolare: oltre ad essere la Festa della Repubblica, sarà la giornata del Blackout Tuesday. Il movimento antirazzista Black Lives Matters ha infatti proposto un’iniziativa di diffusione globale: tutti coloro che vogliono manifestare vicinanza al movimento dovranno postare un’immagine nera od oscurare i propri profili social.

La protesta è nata dopo i fatti di Minneapolis, dove poco più di una settimana fa ha perso la vita George Floyd. L’uomo, afroamericano di 46 anni, era stato arrestato per aver utilizzato una presunta banconota falsa. Il comportamento degli agenti, tuttavia, è diventato eccessivamente aggressivo, testimoniato da un video divenuto rapidamente virale. La visione dell’agente Chauvin che preme il ginocchio sul collo di Floyd, che dice di non riuscire a respirare, ha scatenato la protesta della città. Black Lives Matter ha quindi organizzato una rivolta,diffusasi in diverse città statunitensi  (tra cui New York e Los Angeles), ma soprattutto in rete. E proprio qui ha iniziato a mettere radici il Blackout Tuesday.

Blackout Tuesday (The Independent)

La diffusione del fenomeno

L’idea è nata nel mondo musicale con Jamila Thomas, dirigente dell’etichetta discografica Atlantic Records, e la sua ex collega Brianna Agyemang. Entrambe avevano proposto di non pubblicare nuovi contenuti per una settimana, contribuendo così alla focalizzazione del pubblico sulle manifestazioni in corso. L’iniziativa ha subito riscosso un enorme successo e ha visto la partecipazione di numerose aziende come Youtube Music, Apple Music, Amazon Music e Spotify. L’hashtag #TheShowMustBePaused si è rapidamente diffuso anche presso i non addetti ai lavori, che hanno generato oltre 7,5 milioni di foto nere postate sui social.

Il movimento BLM ha quindi deciso di istituire un vero e proprio evento globale, invitando tutto il mondo a condividere il messaggio di solidarietà. Oggi l’hashtag è #BlackoutTuesday, ed è stato diffuso da numerosissime celebrità del mondo dello sport, del cinema e della musica.