Una voce che accoglie lo spirito del suo tempo – il fervore dell’America degli anni Sessanta – senza mai farsi travolgere, ma al contrario, diventando parte attiva del contropotere. Musica e poesia che si incontrano in un fenomeno che segna indissolubilmente il secolo scorso, fino ad arrivare alle generazioni odierne: stiamo parlando di Bob Dylan.
Bob Dylan, una freschezza nuova alla musica tradizionale
All’anagrafe Robert Allen Zimmerman, Bob Dylan nasce a Hibbing (Minnesota), e fin da subito coltiva la passione per la musica blues e folk americana. Viene scoperto da John Hammond – talent scout e figura di riferimento nell’industria discografica di quel periodo – all’inizio degli anni Sessanta. Hammond trova che la voce di Dylan dia una nuova freschezza alla musica tradizionale. Il giovane cantante ‘’vive una canzone in modo diverso rispetto ai suoi contemporanei’’. È così che arriva il primo contratto con la Columbia Records. Il primissimo album, ‘’Bob Dylan’’ è datato 1963. All’interno una serie di cover e solo due inediti: è la strana volontà di un artista di non concedersi subito in tutte le sue sfumature.
Voce, chitarra, armonica a bocca
Voce, chitarra, armonica a bocca. Dalla voce di una minoranza, alla voce per una moltitudine. Fin da subito, la potenza del mondo musicale di Dylan lo rende uno dei big three insieme ai Beatles e agli Stones. È la maturità dei suoi testi che va oltre i suoi anni. Parole che rimbombano in un’America arrabbiata e di ingiustizie. In cui una canzone come ‘’Blowin’ in the wind’’ diventa il manifesto delle manifestazioni per i diritti civili. Un inno di denuncia che non ha tempo. Dylan ha la capacità di riflettere sulla società, su ciò che lo circonda, e trasformarlo in canzone. Un impatto epocale.
Un talento che non si limita ad un solo genere: la svolta elettrica
Un talento talmente ampio che non si limita in nessun modo ad un solo genere. È con ‘’Another side of Bob Dylan’’, infatti, che incomincia quella che viene ricordata come la svolta elettrica. Con questo album, Dylan si distacca dall’idea nell’immaginario collettivo della sua arte. Attraversa l’America in macchina con i suoi amici. Un viaggio alla scoperta di nuove frontiere che sono solo l’inizio di un altro capitolo che sconvolge ancora una volta la musica e la società.
Bob Dylan, la poetica espressiva che cambia la storia
Un percorso artistico che continua fino ad oggi. Coronato da svariati premi tra cui è impossibile non citare il Nobel per la Letteratura nel 2016 per aver “creato una nuova poetica espressiva all’interno della grande tradizione canora americana“. Bob Dylan, 81 anni oggi, è una di quelle icone di un modo di fare musica che cambia il corso della storia. Con la semplicità di un ”cantastorie” e allo stesso tempo lo spessore artistico di chi parla senza paura dei problemi della società. E che la influenza inesorabilmente.
Caterina Frizzi